Le aziende si difendono arriva il «risk-manager»

ROMA – La crisi finanziaria che ha scombussolato il mondo in questi ultimi due anni ha spinto sulla ribalta una nuova figura professionale: quella del Chief Risk Officer (Cro).
– Un professionista responsabile per la valutazione, la gestione e il monitoraggio dei rischi a cui potrebbero andare incontro società finanziarie, banche e assicurazioni – spiega Renzo Avesani, presidente del Cro Forum Italia, che si è svolto nei giorni scorsi a Roma -. Tuttavia questa figura, aggiunge, non è limitata alle società finanziarie ma si è sviluppata anche all’interno di realtà industriali come Fiat, Eni, Enel.

I rischi che un Chief Risk Officer deve valutare, prevenire e gestire sono molteplici come ad esempio incendi, furti nei magazzini, e negli uffici, virus informatici che attaccano la rete aziendale, incidenti che mettano a repentaglio la responsabilità civile verso terzi.
– Nel caso specifico di una compagnia assicurativa – spiega Avesani – i rischi possono essere di natura finanziaria, derivanti dal mercato azionario, obbligazionario e da quello dei cambi. Possono essere tecnici quali incidenti stradali oppure operativi.

In Italia la professione del Chief Risk Officer è molto diffusa, sottolinea Avesani, ed è in forte sviluppo perchè è richiesta dalle autorità come la Consob e la Banca d’Italia e anche dall’Unione Europea, che ha varato nuove normative per il settore bancario e assicurativo, rispettivamente Basilea II e Solvency II. In quest’ambito il Cro dovrà garantire con la sua attività l’adeguamento ai parametri europei ed evitare grossi rischi per l’azienda in cui lavora. Secondo alcune ricerche a livello dirigenziale, le donne, specializzate nell’analisi del rischio, costituiscono il 20-30% del totale mentre nelle squadre di Risk management, lo staff femminile rappresenta il 70-80% del reparto. Lo stipendio iniziale, rivelano le statistiche, si aggira sui 25-30.000 euro lordi annui, fino ad arrivare a retribuzioni molto più alte.

Il ritratto Risk manager, spiega Avesani, è un laureato in discipline economico-finanziarie: economia e commercio, economia aziendale scienze bancarie, finanziarie e assicurative, oppure in ingegneria gestionale; deve avere capacità di analisi e ottime conoscenze matematiche e di fisica.