‘Ndrangheta: oltre 60 arresti 250 milioni di beni sequestrati

COSENZA – Le indagini del Gico di Catanzaro e dello Scico di Roma, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia del capoluogo di regione, sono durate tre anni e si sono svolte su esponenti della criminalità organizzata accusati di associazione mafiosa, usura, estorsione e traffico di sostanze stupefacenti.


Alcuni arresti, eseguiti insieme ai carabinieri, riguardano affiliati che si erano trasferiti in provincia di Milano ed erano attivi soprattutto nel traffico di stupefacenti, in particolare cocaina ed eroina. Sono finiti in manette anche una dozzina di imprenditori, ritenuti organici alla cosca. Devono rispondere di concorso esterno in associazione a delinquere ed estorsione.


E ci sono anche i fratelli del sindaco di Corigliano Calabro tra gli imprenditori finiti in manette: Mario e Franco Straface avrebbero ottenuto un appalto milionario per la loro ditta ‘Straface srl’ e poi girato i fondi degli importi fatturati non dovuti per costituire la bacinella della cosca. Pasqualina Straface, eletta a capo di una coalizione di centrodestra, è in carica da un anno.


“Grazie al lavoro incessante delle Forze dell’ordine e della magistratura, solo pochi giorni dopo un’altra straordinaria operazione che ha colpito al cuore la ‘ndrangheta, con l’arresto di oltre 300 persone, oggi viene inferto un altro durissimo colpo alla più potente delle organizzazioni criminali” ha detto il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, congratulandosi con il comandante generale della Guardia di Finanza, Nino Di Paolo, e con il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Leonardo Gallitelli, per l’operazione.