Consumi al palo, ma vacanze «sacre»

ROMA – L’onda lunga della crisi ferma i consumi e il 68 per cento degli italiani manterrà stabili le spese nei prossimi sei mesi, rinviando le spese su tutto ma senza rinunciare alla vacanza. E’ quanto emerge dal rapporto Confcommercio-Censis su consumi e clima di fiducia. In particolare quest’ultimo scende ancora rispetto alla rilevazione di gennaio e raggiunge i minimi da gennaio 2009.


Numerose – sottolinea il rapporto – sono le famiglie che prevedono di posticipare alcune spese programmate, in particolare quelle per ristrutturare l’abitazione (il 17,2 per cento) e quelle per l’acquisto di nuovi elettrodomestici (14 per cento). Egualmente sono numerosi i casi di rinvio di acquisto di mobili per la casa (10,7 per cento), nuove autovetture (9,7 per cento) e moto-scooter (6,4 per cento). Ma alla vacanza non si rinuncia e tiene sulla soglia del 42 per cento la percentuale dei vacanzieri. La tendenza è comunque di puntare a vacanze brevi (sale al 23,6 per cento la percentuale di chi la sceglie rispetto al 18,1 per cento precedente). Pressochè stabile la percentuale chi non farà nessuna vacanza (58,0 per cento rispetto al 57,3 per cento).


In generale – osserva il rapporto Censis-Confcommercio – gli italiani vanno verso verso un ridimensionamento dello stile di vite che riguarda anche le famiglie con reddito alto. Un quarto degli intervistati indica di aver rinunciato a cose essenziali a causa del clima di crisi (era il 17 per cento nella rilevazione effettuata a inizio anno), così come raggiunge il 51 per cento la parte del campione che ha indicato di contrastare la crisi riducendo gli sprechi. In questo contesto di riorganizzazione del budget familiare, il 60,4 per cento ha ridotto i pranzi e le cene fuori casa, il 58,5 per cento ha intensificato gli acquisti di prodotti a marca commerciale, il 56,9 per cento ha diminuito le spese per svago e il 46,7 per cento ha intensificato il ricorso all’hard discount.