Italia impegnata in 31 operazioni militari, divario tra costi militari e spese di cooperazione

CARACAS – L’Italia è impegnata in 31 operazioni militari in 21 Paesi con compiti di peacekeeping e stabilizzazione di aree di crisi. Sono circa 9 mila i militari italiani nelle zone calde del globo. La gran parte è in Afghanistan (oltre ai militari anche 150 mezzi blindati, 16 elicotteri, 2 cacciabombardieri Tornado, un C130 da trasporto e 1 predator), in Libano e nei Balcani (Kosovo, Bosnia, Macedonia ed Albania). Contingenti meno numerosi sono all’opera nell’ambito di altre missioni sotto l’egida delle Nazioni Unite o dell’Ue in Marocco, nel Congo, al confine tra India e Pakistan, in Sudan, a Malta, in Israele, a Gaza, in Georgia. Le risorse necessarie a sostenere i costi diretti di queste missioni per il 2009 sono state di circa 1,5-1,6 miliardi di euro.


Per quanto riguarda la missione in Afghanistan iniziata nel 2003, nel 2010 si è arrivati a a 4 mila soldati appoggiati da velivoli senza pilota e caccia Amx per la ricognizione, cinque elicotteri da combattimento più mezzi terrestri cingolati e corazzati. Tutto per rafforzare la sicurezza del contingente con conseguente aumento dei costi.


Dal 2005 al 2009 sono stati spesi 1.434 milioni di euro per il costo del personale della missione militare e appena 248 milioni per la cooperazione allo sviluppo.