Federalismo fiscale, Umberto Bossi schiaccia il piede sull’acceleratore

“La Lega ha già portato a casa 15 miliardi per i Comuni, ma bisogna trovare l’accordo con Tremonti e
vedrete che ce la farò. Potrebbero girare nelle casse dei nostri Comuni l’Irpef e anche l’Iva, anche se in questo caso la situazione è più difficile”. Lo ha dichiarato Umberto Bossi domenica sera alla festa della Lega
Nord di Soncino (Cremona).

“Questo – ha aggiunto – è l’obiettivo di questa estate: il federalismo fiscale, non vado nemmeno in ferie se non chiudo la partita e sapete che io sono un uomo di parola: piano piano porteremo a casa quello che si può. Tranquilli fratelli padani: il federalismo è alle porte”. Secondo Umberto Bossi il Carroccio e la componente del Pdl fedele a Silvio Berlusconi sono autosufficienti per quanto riguarda
l’approvazione del federalismo fiscale.

“La Lega e Berlusconi sono quasi tutti i voti del Parlamento”. “Io – ha aggiunto riferendosi alle liti all’interno del Pdl – posso mettere una buona parola, ma quando due litigano è
difficile ed è meglio non mettersi troppo in mezzo”. Il ministro delle Riforme è comunque ottimista: “Io
penso che lo portiamo a casa il federalismo, perché sono tanti partiti che vogliono dare il federalismo e partecipare alla partita. Poi Berlusconi non farà mancare i voti necessari”.

Del resto, Bossi è convinto che Tremonti “non farà mai uno sgarro” a Silvio Berlusconi, e sul nuovo ministro dello Sviluppo Economico il leader leghista non si sbilancia: “Il problema ce l’ha Berlusconi”. Poi boccia l’ipotesi di una promozione del sottosegretario Paolo Romani: “Io preferirei uno che dà certe garanzie, ovvero i posti di lavoro”. Giulio Tremonti non studia da premier. È questa l’idea del leader leghista.

“Sono convinto che non è vero, perché Tremonti è molto amico di Berlusconi e non gli farebbe mai uno sgarro”. Il responsabile dell’Economia, ha aggiunto Bossi, “è molto bravo, dal punto di vista economico è uno che dà del tu all’economia a differenza di tanti altri che pure hanno fatto il premier e non ci capivano un accidenti di niente e favorivano le imprese che andavano a delocalizzare e poi si è visto i posti di lavoro che abbiamo perso. È una persona d’onore, uno che mantiene la parola e non farà uno sgarro a Berlusconi”. Bossi pensa che la dichiarazione del finiano Fabio Granata sulla presenza di pezzi del governo che starebbero ostacolando la lotta alla mafia sia “una grande stupidata”, ma preferisce non entrare nel merito della questione morale dentro il Pdl.

“Io non l’ho mai sentita – ha detto riferendosi alla frase di Granata -, Maroni li piglia tutti i giorni i mafiosi, secondo me sono solo stupidate”. Quanto alle richieste di parte del Pdl di richiamare all’ordine Granata Bossi ha detto di non voler entrare “in quelle robe lì, però Maroni e la Lega si stanno dando da fare”. E ancora: “La mafia in certe zone del Paese è molto diffusa e pericolosa, ma non è che fai così e cambi”.