Falso il filmato sui presunti brogli elettorali

ROMA – “Soddisfazione morale” hanno espresso il senatore Nino Randazzo e l’onorevole Marco Fedi, entrambi eletti nel PD sia nel 2006 che nel 2008 nella ripartizione Africa-Asia-Oceania-Antartide, per la recente, duplice decisione del Tribunale di Roma: l’archiviazione dell’ipotesi di brogli elettorali in Australia e il rinvio a giudizio, per diffamazione, di Paolo Rajo, di Sydney, autore di un filmato circa presunte irregolarità nell’elezione dei due parlamentari ritenuto un evidente falso, trasmesso via Internet e ripreso dai mezzi d’informazione in Italia ed Australia.


Il filmato-montatura, immediatamente oggetto di denuncia alla Procura della Repubblica di Roma da parte dei due parlamentari coinvolti, si riferiva alle elezioni politiche del 2006.


Nel dispositivo della sentenza firmata dai Pubblici Ministeri della Procura della Repubblica Maria Francesca Loj e Salvatore Vitelli, che si erano recati a Sydney con mandato di rogatoria internazionale, si legge fra l’altro: “nel filmato immediatamente acquisito agli atti e girato in Australia dal giornalista Paolo Rajo, venivano mostrati un locale con un tavolo sul quale giacevano numerose schede elettorali e delle persone che le compilavano e le mostravano facendo vedere che votavano per il Senato apponendo sulla scheda il nome Randazzo e per la Camera il nome Fedi. Si procedeva quindi alla Rogatoria e i sottoscritti Pubblici Ministeri si recavano a Sydney per sentire il predetto giornalista”.


“Alla contestazione di come facessero a votare le schede validamente, posto che erano prive del tagliando che ne garantiva l’autenticità e che andava rispedito al Consolato, – scrivono i pm – il giornalista Rajo non ha saputo fornire indicazioni. Né ha voluto fornire alcuna indicazione che aiutasse a identificare la famiglia presso la quale era stato registrato il filmato”.


“Alla luce degli accertamenti svolti, delle dichiarazioni del Rajo e dei ragionamenti conseguenti, pare più probabile che il filmato sia falso” si spiega nel dispositivo.