Uno scultore potentino oltreoceano: la mostra su Giacomino arriva in Cile

È stata inaugurata a Santiago del Cile, nella sede dello stadio italiano, la mostra documentaria “Michele Giacomino: uno scultore potentino oltreoceano”, curata da Tatiana Simone e da Valeria Verrastro. La manifestazione è stata organizzata dall’Archivio di Stato di Potenza, dalla Commissione regionale dei Lucani all’Estero e dalla Presidenza della Giunta regionale della Basilicata.

“La mostra – spiega il presidente della
Commissione regionale dei Lucani all’estero, Pietro Simonetti – presenta la figura e l’opera dello scultore
lucano Michele Giacomino, nato a Potenza nel 1862 e morto in Messico nel 1938, dopo una intensa attività
artistica svolta in Cile, in Messico e negli Stati Uniti. La vita e l’attività dell’artista descrivono uno dei casi
felici di emigrazione lucana: nel continente americano, infatti, Giacomino seppe esprimere le sue notevoli
doti artistiche, raggiungendo un elevato grado di notorietà.

I materiali utilizzati per la mostra sono
costituiti dai documenti raccolti da Michele Giacomino nel corso della sua attività e successivamente
donati all’Archivio di Stato di Potenza. Le ‘Carte Michele Giacomino’ sono costituite da un gran numero di
fotografie raffiguranti le opere dello scultore, da recensioni e articoli di giornali, prevalentemente sudamericani, ritagliati da Giacomino e raccolti in un album intitolato ‘Cenni biografici de la mia vita artistica’,
da copie di contratti per l’esecuzione di opere, da riconoscimenti ufficiali e attestati di merito”.

In occasione della presentazione della mostra, inoltre, Valeria Verrastro ha illustrato ai lucani residenti in Cile il
progetto regionale ‘Adelmo’, (Archivio Digitale dell’Emigrazione Lucana nel Mondo), promosso dalla
Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Basilicata, dalla Soprintendenza archivistica
della Basilicata e dai due Archivi di Stato di Matera e di Potenza.

“Il progetto – afferma Simonetti – nato
dall’esigenza di migliorare la conoscenza e la fruibilità della documentazione sull’emigrazione lucana, prevede
la realizzazione di un repertorio informatizzato dei documenti conservati nei due Archivi di Stato e
negli archivi storici comunali riguardanti il fenomeno dell’emigrazione lucana a partire dalla seconda metà
del XIX secolo.

Accanto al repertorio sarà realizzata una banca dati contenente i dati nominativi di coloro
che richiesero o che ottennero il permesso di espatrio con la possibilità di visualizzare, qualora presenti, le
fotografie digitalizzate di coloro che richiesero il permesso di espatriare, nonché di consultare le schede contenenti i connotati identificati dei singoli emigranti o i nomi dei familiari al loro seguito.

La presentazione del progetto Adelmo – conclude Simonetti – ha suscitato vivissimo interesse, anche in considerazione della possibilità offerta, alle molte persone discendenti da più generazioni da emigrati lucani, di conoscere la storia della propria famiglia”.