Azzurri ko contro il Montenegro, ora la strada verso l’Europeo si fa dura

BIJELO POLJE – L’Italia perde in Montenegro per 62-71, arrendendosi alla furia agonistica di uno scatenato Nikola Pekovic che con 28 punti decide la gara.


Gli azzurri, in parità fino a 3 minuti dalla fine (57-57), nel finale di gara faticano in attacco e non trovano più la strada del canestro, così perdono fiducia e partita. Fino a quel momento, il match odierno contro il Montenegro era stato il migliore giocato finora dagli azzurri, in cui tutti i giocatori di coach Pianigiani, e non solo Bargnani e Belinelli, sono stati protagonisti.

“Abbiamo fatto noi la partita. Abbiamo giocato con ritmo, continuità, attaccando tutte le alchimie che ci ha proposto Dusko Vujosevic – conferma Pianigiani -. Ci siamo disuniti in difesa, ma eravamo sfiduciati per i tiri aperti finali che sono andati male. Secondo me è la migliore partita fatta finora. Se avessimo giocato così tutte le altre partite, questa sarebbe stata la prima persa. Siamo arrabbiati, ma come allenatore non posso non notare che questa gara ha segnato una crescita. Insomma, stiamo tornando”.


Era cominciata bene, anche se è occorso prendere le misure. Andrea Bargnani sembra un ragazzino della juniores quando è accanto al 2,30 Slavko Vranes. Infatti i montenegrini hanno stazza e finché giocano con il quintetto alto Pianigiani deve ricorrere a Mancinelli in ala. Si gioca duro in ogni azione di gioco in un palazzo dello sport modello anni Settanta, tutto esaurito, dove non si respira e dai finestroni entra la luce del tramonto direttamente sul campo.


Bargnani guida l’Italia con i primi otto punti consecutivi poi ce ne sono sei di Belinelli. Ma è tutta la squadra ad appoggiare e spingere i due di Toronto. Forte la difesa, attento l’attacco, il ritmo non è altissimo, anche se il tiro da tre che non porta inizialmente i frutti sperati (0/6 al primo quarto) e poi (5/8 il parziale del secondo quarto) permette all’Italia di giocare alla pari.


Si gioca sempre sul filo dell’equilibrio per 37 minuti. Due break per l’Italia: il primo con Bargnani e Belinelli in panchina a tirare il fiato, Crosariol e poi una tripla di Mordente (15-19). Dura poco, perché ci sono due canestri di Pekovic e si ricomincia. Belinelli e Mordente portano palla, il Montenegro spinge, ma Carraretto trova una tripla tattica, prima che Gigli e Belinelli, in acrobazia, pareggino di nuovo (27-27). Secondo fallo di Bargnani al 16’, terzo di Belinelli al 17’: entrambi fuori per precauzione, l’Italia si esprime con le triple di Mordente e Mancinelli (32-33) e spinge in difesa con Carraretto e Maestranzi che non ha paura di opporsi al 2.08 Dasic nei cambi difensivi.

Poi però, dopo l’intervallo, comincia il Pecovic show: il nuovo centro dei Minnesota Timberwolves segna i primi otto punti consecutivi del terzo quarto, dominando sotto canestro, anche se l’Italia trova in Carraretto una conferma: sono suoi tutti i rimbalzi difensivi. Con due punti di Bargnani l’Italia raggiunge un vantaggio di 5 punti (41-46) ma il Montegro recupera e poi sorpassa grazie ad un parziale di +9. Poi Mancinelli mette dentro sei punti consecutivi e l’Italia rimane a contatto.
Il Montenegro è Pekovic-dipendente e da lui passano tutti i palloni importanti. Il punteggio è un altalena: pareggio di Belinelli in incursione (ma sbaglia il libero sul fallo di Vranes), e poi tripla del solito Pekovic (60-57). Sull’errore di Bargnani in attacco la tripla di Jeretin sul ribaltamento stordisce Azzurra e in pratica finisce qui: l’Italia non capitalizza e subisce il gioco del Montenegro.