La Festa delle ass. abruzzesi Sono arrivate da tutta Italia

PINETO – È stata la capitale della “piccola patria senza confini” per gli abruzzesi nel mondo, martedì 10 agosto, nell’accogliere la Terza Festa del Ritorno delle associazioni operanti in Italia aderenti al Consiglio Nazionale delle Associazioni Abruzzesi e Molisane (Cnaam). Pineto, bella cittadina balneare teramana, è stata pienamente all’altezza della sua tradizione d’ospitalità, mettendo a disposizione dei tanti Abruzzesi convenuti da ogni parte d’Italia la magnifica Villa Filiani.


Al terzo incontro annuale in Abruzzo sono intervenute, oltre a quelle di Milano e Padova, le Associazioni di Roma (Donne d’Abruzzo), Napoli, Aprilia (Latina), Bologna, Belluno, Gorizia, San Remo e Trieste.
Presenti all’incontro il sindaco di Pineto, Luciano Monticelli, il sen. Claudio Micheloni, eletto nella Circoscrizione estero dell’Europa, l’on. Antonio Tancredi, presidente della Banca di Teramo, l’assessore della Provincia di Campobasso, Pietro Montanaro, e il componente del Consiglio Regionale Abruzzesi nel Mondo (Cram), Goffredo Palmerini. All’annuale incontro tra le Associazioni Abruzzesi e Molisane operanti in Italia hanno partecipato anche numerosi corregionali residenti all’estero che, in questo periodo, passano in Abruzzo le loro vacanze estive.


Aprendo i lavori, il presidente del Cnaam, Armando Traini, non ha mancato di sottolineare l’importanza della giornata. Nessuna indulgenza verso la retorica, i ricordi nostalgici, le icone che tanto piacciono a chi dell’emigrazione italiana ha una conoscenza superficiale e deformata. L’occasione serve invece per mettere a confronto le esperienze associative in Italia e all’estero per meglio calibrare le attività future, utili alla promozione della migliore immagine dell’Abruzzo e del Molise.


Appare dunque del tutto ingiustificata l’assenza della Regione Abruzzo, sebbene gli inviti per questa giornata di riflessione siano stati inviati per tempo e lo stesso il presidente del Cnaam, Armando Traini, è andato di persona a sollecitare la partecipazione dell’assessore all’Emigrazione e presidente del Cram, Mauro Febbo.
Una diserzione – ha aggiunto Traini – ancora più pesante anche riguardo all’impegno profuso dalle Associazioni nel soccorso verso le popolazioni terremotate dell’Aquila e nella raccolta degli aiuti. Come grave appare la cancellazione dal bilancio regionale d’ogni stanziamento nel settore e, di conseguenza, d’un seppur minimo sostegno economico alla mole di iniziative che le Associazioni mettono annualmente in campo, in Italia e all’estero.


La sufficienza verso il mondo dell’emigrazione, ha affermato il sen. Claudio Micheloni nel suo puntuale intervento, è un problema che riguarda destra e sinistra della politica italiana, è un deficit culturale ampiamente riscontrato nella classe dirigente, che non sa riconoscere nell’altra Italia una grande risorsa per il Paese. Agli Italiani all’estero non serve nulla, se non d’essere conosciuti e riconosciuti. Piuttosto servirebbe molto all’Italia, che di tale patrimonio potrebbe avvalersi se solo comprendesse come investirvi. Ma questa consapevolezza, dal Parlamento italiano in giù, ampiamente manca. E i 18 parlamentari eletti all’estero non sono stati eletti per rappresentare quello spicchio di interessi delle comunità italiane nel mondo, ma per l’interesse generale dell’Italia. Purtroppo – ha aggiunto il sen. Micheloni – è da anni che si assiste invece alla contrazione delle risorse per sostenere alcune politiche che proprio attraverso gli Italiani all’estero, i migliori ambasciatori del Paese, potrebbero portare enormi vantaggi all’Italia, nella promozione e nella diffusione nel mondo del marchio, della cultura e delle valenze italiane.


Come del pari risulti incomprensibile – ha concluso Micheloni – data l’irrisorietà della spesa rispetto al complesso del bilancio dello Stato non intervenire verso quei cinquantamila italiani che in America Latina vivono in condizioni d’indigenza, privi di qualsiasi tutela sanitaria.
L’Italia – ha aggiunto Palmerini – avrebbe tutto l’interesse, specie riguardo alla congiuntura economica che la riguarda, poter contare su un immenso patrimonio di risorse umane e di capacità professionali all’estero formatesi nel cimento della libera competizione e così fortemente motivate dalle proprie radici culturali, per promuovere e sviluppare il brand italiano. E pensare che all’estero è così forte l’interesse verso l’Italia e la sua cultura, come inversamente proporzionale è quanto il Paese investe, o non investe affatto, in politiche mirate.


Palmerini ha richiamato il suo assiduo contributo nel favorire la conoscenza dell’emigrazione italiana e la promozione dell’immagine dell’Abruzzo nel mondo, sopra tutto attraverso la stampa italiana all’estero.
Molto cordiale il saluto portato dall’assessore provinciale di Campobasso, Pietro Montanaro, che ha voluto sottolineare come tra le sue deleghe – turismo, sport e Molisani nel mondo – egli abbia sempre considerato rilevante proprio quella che riguarda i rapporti con i suoi corregionali all’estero. Ed ha ritenuto di notevole rilievo l’impegno che le Associazioni dedicano per meglio far conoscere le due regioni. Nel richiamare le iniziative messe in cantiere dalla sua Provincia verso le comunità regionali all’estero, pur tra le difficoltà economiche in cui gli enti locali si dibattono, ha peraltro offerto la disponibilità ad ospitare in Molise, in uno dei centri della provincia di Campobasso, il prossimo incontro annuale delle Associazioni Abruzzesi e Molisane.