Il Forum Sociale saluta il Paraguay

ASSUNZIONE – Con la lettura della dichiarazione finale dei 500 movimenti e reti sociali dell’America latina e dell’Europa che hanno assistito all’evento, si è concluso ieri ad Assunzione la quarta edizione del Foro Sociale delle Americhe, che anche questa volta ha visto marciare un’America Latina compatta, unita, come un solo blocco di forze. Dopo Quito, Caracas e Città del Guatemale, l’FSA è arrivato in Paraguay per fortificare lo scambio di esperienze, le lotte, le alternative ed il pensiero proprio che avanzano oggi in quello che ha denominato José Martí “Nostra America”.


Al forum hanno partecipato diversi movimenti sociali e popolari, collettivi, piattaforme ed organizzazioni del continente e di altre parti del pianeta. Solo il primo giorno, più di 10 mila persone di tutte le razze hanno sfilato per le strade con cartelli, striscioni, bandiere, globi, abiti tipici ed un’infinità di iniziative in chiara espressione della pluralità del continente americano. La sfilata è partita con un tributo dalle donne indigene Bartoline alla Pachamama, per chiedere permesso in maniera simbolica alla Madre Terra e realizzare la camminata. L’allegria, il canto e cori di uomini e donne hanno impregnato colorito alla marcia, uno spettacolo visto quest’anno per la prima volta in questo paese. Esclamazioni come “abasso le basi militari in Colombia” e contro la guerra, oltre a quelle che chiedevano il rispetto per la diversità culturale in America risuonavano ad ogni angolo.


Sono stati presenti i presidenti Fernando Lugo, del Paraguay, il boliviano Evo Morales e José Mujica, dell’Uruguay, che hanno partecipato ad un atto di solidarietà al processo paraguayano che ha portato al potere Lugo il 15 dicembre del 2008. Inoltre, è stato omaggiato il leader maximo della rivoluzione cubana, Fidel Castro, che lo scorso venerdì ha compiuto 84 anni.


Il Premio Nobel della Pace Rigoberta Menchú, intervenendo, ha lanciato un appello alla salvaguardia del processo paraguaiano ed ha consigliato di “fare attenzione ai cospiratori”.


Nei quattro giorni di dibattito e riflessione si sono sviluppati 10 pannelli centrali e più di 350 attività autogestite.


Tra i temi su cui si sono incentrati dibattiti e riflessioni, la creazione di un comitato in Difesa dell’Umanità che integreranno intellettuali, artisti, professionisti, politici, contadini ed indigeni; l’America Latina di fronte alla crisi globale: minacci ed alternative; sovranità alimentaria, lotte per il territorio e riforma agraria; “Verso Cancun e più in là”: Strategie dei movimenti sociali nella lotta di fronte al cambio climatico dopo Cochabamba.