“Il premier non ha saputo onorare il patto con gli italiani”

ROMA – Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, “non ha saputo gestire il suo partito, non ha saputo onorare il patto con gli italiani, non è stato capace di governare con la sua maggioranza”. E’ l’affondo di Farefuturo nei confronti del premier, che sulle pagine del periodico online della fondazione vicina a Gianfranco Fini accusa Berlusconi di essere stato “mandante ed esecutore dell’uccisione di un progetto politico che poteva scrivere il futuro dell’Italia”.

“Prova regina” di questo delitto, secondo Farefuturo, è il documento “con cui si è decisa l’espulsione di Fini dal Pdl. Una nota, osserva la fondazione, “dai toni stalinisti – scrive Federico Brusadelli – con cui il premier ha firmato nero su bianco la sua dichiarazione di colpevolezza”, e su cui “si è infranta la speranza di costruire un grande partito liberale di massa, una nuova casa dei moderati, uno spazio che desse voce anche in Italia alla ‘destra nuova’.

Tutto il resto, sostiene ancora Farefuturo, “è contorno”. Quello che c’è stato “prima dell’epurazione”, come “la martellante retorica feudale della ‘lealtà’ e del ‘tradimento’, la barzelletta del ‘compagno Fini’ e poi i troppi silenzi al cospetto della propaganda leghista. E ancora, la brutta ‘legge bavaglio’ e il ‘garantismo’ che, mutato geneticamente, diventa garanzia di impunità”.

“Ma c’e’ anche – prosegue Brusadelli – il ‘contorno’ che viene dopo. E sono le campagne diffamatorie a base di scoop rabberciati e testimonianze-patacca che inondano la stampa di famiglia del premier, accompagnate dalla raccolta-firme per far dimettere la terza carica dello Stato (probabile prodromo a una raccolta-punti per diventare ministri, chissà). Ma anche le non tanto velate minacce al capo dello Stato, i richiami alla piazza e la china populista. Insomma – conclude Farefuturo – come dice il beneamato ‘popolo’, chi è causa del suo mal pianga se stesso…”.