Assassinata una contadina attivista che denunciò la fossa di Macarena

BOGOTÀ – È stata assassinata in Colombia l’attivista per i diritti umani Norma Irene Pérez, che partecipò alla delegazione che verificò l’esistenza della fossa comune più grande mai scoperta in America latina, ubicata vicino al forte militare di La Macarena. Perez era una contadina che lottava per i diritti umani. Lascia quattro figli, il più grande di 14 anni.


Le organizzazioni per i diritti umani colpevolizzano le dichiarazioni dell’ormai ex presidente colombiano, Alvaro Uribe che dalla Macarena, lo scorso 25 luglio aveva parlato di “forme di terrorismo come combinazione di forme di lotta che da una lato propongono la pace e dall’altro vengono qui a La Macarena e screditano la Forza pubblica”. Dichiarazioni che avrebbero messo a rischio le organizzazioni civiche e tutta la popolazione contadina della zona che aveva realizzato la denuncia. A riprova di questo, si sottolinea come durante il macabro delitto il luogo del crimine s’incontrava fortemente militarizzato dall’esercito nazionale.


I comitati e i singoli contadini della zona affermano che “invece di attaccare le vittime e coloro che vogliono portare alla luce le violazioni dei diritti umani, Uribe dovrebbe assicurarsi che i soldati responsabili di atti criminali siano portati dinanzi alla giustizia”.