Le ferie sono concluse A Spa è già sprint Mondiale

ROMA – Le vacanze della Formula 1 sono finite, domenica a Spa si riaccenderanno i motori, la pista più bella di un campionato che entra nella fase clou: da questo momento ogni episodio può risultare decisivo per l’assegnazione del Mondiale. Il discorso si era interrotto il primo di agosto col GP d’Ungheria: la vittoria di Mark Webber aveva ulteriormente rimescolato le carte della classifica, quanto mai corta visto che i primi 5 sono racchiusi in 20 punti esatti, meno di quanti ne assegni una vittoria. Comanda proprio l’australiano della Red Bull (161) davanti a Hamilton (157), Vettel (151), Button (147) e Alonso (141).


Si corre su una pista estrema, lunga poco più di sette chilometri e test di guida severo per piloti e monoposto. La Eau Rouge, il rettilineo del Kemmel e la variegata parte finale con accelerazioni seguite da violente frenate non hanno mai regalato vincitori banali. L’efficienza aerodinamica della Red Bull dovrebbe essere favorita, ma non bisogna dimenticare la voglia di reazione della McLaren e soprattutto l’ottimo rendimento da sempre mostrato a Spa dalla Ferrari. Il tutto condito dalla tradizionale incognita meteo, da sempre molto incerto nelle Ardenne. Come arrivano i big del campionato a questa attesa prova del Belgio?
La vettura di riferimento del campionato è la logica favorita anche per questa gara.

La spaventosa prestazione dell’Hungaroring è ancora negli occhi (e soprattutto nei cronometri) dei rivali. Webber e Vettel sono in piena bagarre mondiale, nessuno dei due vuole cedere il passo al compagno. È la logica conseguenza del fatto che entrambi hanno l’occasione della vita e non se la vogliono far scappare. Ieri Webber ha indirettamente confermato la carica che lo anima in questa stagione dichiarando alla stampa brasiliana che probabilmente il suo ritiro avverrà nel 2012: “La vita non è solo F.1 – ha detto – mi piacerebbe in futuro lavorare con i giovani, convincerli che possono sognare in grande e raggiungere degli obiettivi. Potrei anche dedicarmi a scalare montagne. Sicuramente vorrei affrontare altre sfide a livello sportivo prima di diventare vecchio e tornare in Australia a bere vino rosso. Non posso assicurare che nella mia testa mi immagino nello stesso posto anche nel 2012. Prima del ritiro però voglio vincere il titolo. So che riuscirci cambia la vita della gente, cambia le persone e vorrei sapere che cosa si prova”. E Vettel vuole provare la stessa cosa.


Un duello che finora quelli della McLaren sono stati abilissimi a sfruttare a proprio vantaggio. Lewis Hamilton ha una classifica invidiabile ed è riuscito ad arginare con bravura l’estate grigia (dal punto di vista tecnico) del suo team. Le ultime evoluzioni hanno mostrato una McLaren in chiara difficoltà rispetto a Red Bull e Ferrari. Ma l’inglese è ancora lì e se la vuol giocare: “Sono sicuro che la pausa estiva ci aiuterà a riordinare le idee. E le prossime piste dovrebbero adattarsi bene alla nostra macchina”. Il responsabile Martin Whitmarsh conferma l’impegno della squadra: “Stiamo spingendo forte per recuperare dagli avversari”. E la storia insegna che la McLaren non molla mai.


La Ferrari è estremamente motivata per questo GP. L’anno scorso, pur disgraziatissimo, la rossa a Spa ha tirato fuori una gara magistrale con Raikkonen primo al traguardo; giusto dunque essere ottimisti. Fernando Alonso sta compattando il gruppo e nei momenti che contano c’è sempre, la sua esperienza potrebbe fare la differenza. Una versione aggiornata del diffusore è pronta per aiutare lo spagnolo. Resta pendente sulla testa di Maranello il deferimento alla Fia (la sentenza a metà settembre) per il gioco di squadra messo in atto in Germania. Nei giorni scorsi pure il grande ex Niki Lauda aveva colpito duro (“La Fia stangherà la Ferrari”) ricevendo la stizzita replica ferrarista (“Ha perso una buona occasione per tacere”). Una cosa è certa: se Alonso vuole vincere il titolo anche domenica dovrà recuperare punti a chi gli sta davanti.