Zulia, un italiano rapito nella zua azienda agricola

MARACAIBO – È stato sequestrato un anziano italo-venezolano mentre si trovava nella sua tenuta nello stato Zulia, sulla costa orientale del lago di Maracaibo.
L’ultimo connazionale rapito della terza età, Walter Iannotto, a gennaio scorso, era stato liberato 6 giorni dopo per le precarie condizioni di salute. Anche nel caso di Giovanni Tomassi, 83 anni, sequestrato mercoledì nel settore Raya Arriba, municipio Baralt, la moglie è molto preoccupata per la sua salute.

I delinquenti conoscevano bene le abitudini della vittima: l’uomo infatti si recava tutti i giorni alle 7 di mattina nel suo terreno. Così quattro persone incappucciate e armate fino ai denti hanno fatto ingresso nel podere e hanno preso con la forza Tomassi mentre si trovava seduto sotto un albero insieme al responsabile del fondo, una donna e cinque bambini.

I malviventi si sono dati alla fuga portando con sé la vittima su un furgoncino bianco Cheyenne della marca Chevrolet e con targa 39JGAE. L’autovettura è stata poi abbandonata a 500 metri dall’azienda agricola sulla strada nella direzione del settore ‘El Venado’ e la polizia Cicpc ha affermato che di conseguenza i sequestratori avrebbero potuto spostarsi in una macchina di più piccola cilindrata.
Secondo il racconto di uno dei lavoratori della fattoria, i malviventi, appena arrivati nel fondo, avevano preso in ostaggio tutti gli impiegati e avevano pensato di rapire anche uno dei bambini che si trovava lì nella convinzione che fosse il figlio del proprietario.

Un portavoce del Gruppo anti-estorsione e sequestri (Gaes) della polizia scientifica ha affermato riguardo al caso:
“Abbiamo iniziato la ricerca su tutta la parte orientale del lago di Maracaibo, stiamo interrogando i testimoni e perquisendo i luoghi dove potrebbe essere stato nascosto Tomassi” mentre i sequestratori attendono di ottenere il riscatto. Inoltre è in corso l’esame del fucile di calibro 32 che è stato trovato per terra accanto a dove è avvenuto il sequestro per rilevare se apparteneva ai delinquenti.

La moglie di Giovanni è molto preoccupata per il marito:
“Il mio compagno di vita – dice Olga tra le lacrime dopo più di 60 anni di matrimonio – è malato di cuore ed iperteso, perciò è fondamentale che prenda quotidianamente delle medicine. Speriamo che non facciano del male a Giovanni perché il suo stato di salute è molto precario”.
I farmaci assunti dalla vittima sono Dilantred di 6,25 mg, Cravid di 7mg, Espirinola di 25 mg e Verapamilo-80.


Barbara Meo Evoli