Bersani attacca il berlusconismo: “Valori alla rovescia e doppia morale”

TORINO – Descrive la fine del Berlusconismo e ne scrive l’epitaffio: “Valori alla rovescia e doppia morale”. Poi lancia la sfida, avvertendo che il partito democratico “non è in pantofole”, ma è pronto per rimboccarsi le maniche e dare un “progetto, un sogno di crescita agli italiani”. Non si tira indietro Pier Luigi Bersani, che chiude la festa nazionale del partito e lancia la campagna d’autunno. Una campagna che potrebbe preludere a quella elettorale, se il governo getterà la spugna.

E allora il leader dell’opposizione, targata Pd, invita a raccolta i suoi. Superare il belusconismo è l’obiettivo comune a tutte le forze di opposizione del paese: Il berlusconismo ”ha portato in questi anni valori a rovescio e doppia morale: bella vita e comportamenti a piacimento per il capo e la sua cerchia e la riscoperta di un’etica rigorista sulla pelle degli altri, magari del povero Welby o di tutti quelli che devono morire attaccati a mille tubi in un ospedale”.

”Il Paese non potrà tornare a crescere senza un sogno, senza un progetto e senza rimboccarsi le maniche per conquistarli”, ha aggiunto subito dopo il segretario sottolineando la necessità di ”un grande risveglio italiano”. E noi avverte il leader dei democratici siamo pronti a prendereci le nostre responsabilità: “Abbassi la cresta chi vuol darci lezioni di territorio, abbassi la cresta ci vuol farci la caricatura come fossimo un partito in pantofole”. “Noi – ha aggiunto – abbiamo scarpette e scarponi e se ne accorgera’”.

L’Italia è però ora di fronte a una “emergenza” economica. “Da anni – ha sottolineato – il nostro Paese sta scivolando. Non c’è numero che non lo dica. Ci allontaniamo dai Paesi più forti dell’Europa e ci avviciniamo a quelli più deboli”.

E a fronte di questa crisi il governo fornisce una “commedia vergognosa”. Per mantenerlo vivo “si cercano parlamentari collaborazionisti, promettendo la rinomina, e chi ha abbaiato in questi giorni si prepara a non mordere”, accusa Bersani. “È – ha aggiunto – una commedia vergognosa. Siamo nella crisi economica piu’ acuta dal dopoguerra. Le risposte che non sono arrivate finora come potranno arrivare dopo? Si aspettino da noi un’opposizione durissima per ogni ora di ogni giorno a venire”.

Noi ribadisce il segretario del maggiore partito puntiamo sul “nuovo Ulivo per dire che meccanismi di alleanza non affidabili come l’Unione non li vogliamo piu'”. “Non voglio più governi -ha proseguito – che disfano al mattino quello che hanno fatto la sera prima. Chi ci sta si vincola a un progetto comune e a un accordo politico e offre la disponibilità a un percorso che aiuti la riorganizzazione di un centrosinistra al governo”.