Reja: “Dobbiamo volare a bassa quota”

“Dobbiamo volare a bassa quota. Per capire i veri valori di questa squadra, bisognerà aspettare il girone di ritorno”. Invita alla prudenza il tecnico della Lazio, Edy Reja, nella conferenza stampa alla vigilia della sfida all’Olimpico contro il Milan. Questa sera, nonostante le proteste degli animalisti, andrà in scena il primo volo dell’aquila ‘biancoceleste’, ma l’allenatore goriziano invita la sua squadra a tenere i piedi ben attaccati per terra. “Stiamo lavorando non solo sul campo, ma anche dal punto di vista mentale – ha spiegato Reja – Siamo ancora all’inizio del campionato. Voglio vedere ancora tanti miglioramenti, ma è chiaro che le vittorie aiutano. Abbiamo imboccato la strada giusta, ma non siamo ancora all’ottimo”. Bisogna crescere ancora dal punto di vista caratteriale.

“Durante la settimana stiamo lavorando benissimo e nessuno si tira indietro e le scelte sono difficili” aggiunge parlando dell’undici che schiererà contro i rossoneri. “Contano le prestazioni, l’intensità, il modo in cui interpreti le gare per mettere in difficoltà l’avversario e subire il meno possibile” afferma. “Ci vuole una squadra equilibrata anche se davanti c’è il Milan e devi considerare chi hanno davanti. C’è Boateng in grande condizioni, e poi ci sono quei tre giocatori che tutti conosciamo, anche se non so se giocano tutti, che possono risolvere la partita”. Il test contro il Milan, che Reja reputa allo stesso livello dell’Inter, potrebbe rappresentare proprio l’attesa prova del nove.

“I rossoneri, davanti, hanno giocatori importanti che possono decidere la partita in qualunque momento – ha ammesso – ma noi abbiamo le nostre armi. Certo servirà la prestazione perfetta. Voglio vedere Lazio di Firenze: dopo il gol subito e fino al 2-1 abbiamo fatto una grande partita. Dobbiamo migliorare, invece, nella gestione del risultato”. Tanti i dubbi della vigilia per il tecnico biancoceleste, che preferisce aspettare fino a oggi per sciogliere le riserve su Matuzalem (affaticamento muscolare), Floccari (recuperato) e Zarate (“siamo tutti in attesa delle sue prestazioni”).