Il Chievo sbanca il San Paolo

NAPOLI – Lezione di calcio del Chievo. Pioli si siede in cattedra e fa vedere a Mazzarri come si organizza una partita di pallone perfetta. Il Napoli viene mortificato nel gioco ed alla fine della partita si becca una giusta, sonora razione di fischi dal pubblico, per la seconda volta consecutiva, dopo quelli che il San Paolo aveva riservato agli azzurri al termine della partita di Coppa con L’Utrecht.


Squadra corta, il Chievo, ma anche aggressiva, piazzata in campo con sagacia e maestria. Il segreto dei veneti è molto semplice: difesa impenetrabile, centrocampo a tre che, sull’offensiva avversaria, si schiera compatto, a non più di dieci metri dai difensori, Bogliacino che fa da raccordo e sostiene il gioco delle punte, Pellissier e Granoche i quali, in contropiede, fanno vedere i sorci verdi a tutti.


Già nel primo tempo si vede benissimo che il Napoli non ha fluidità di manovra e non impone il proprio gioco all’avversario come aveva fatto domenica scorsa a Genova con la Sampdoria. Le maglie azzurre nella metà campo avversaria sono sempre circondate da miriadi di maglie gialle. Il Chievo corre due volte più degli avversari e in questo senso non c’é giustificazione alcuna per gli uomini di Mazzarri. Sulla ripartenza dell’azione, i centrocampisti del Napoli camminano sul campo, passeggiano, non comprimono gli avversari che hanno tutto il tempo di raggrupparsi davanti a Sorrentino con un sincronismo perfetto. Davvero è un bel vedere questa squadra di Pioli. Mazzarri è incapace di prendere provvedimenti dalla panchina, anche perché, assenti Zuniga e Yebda, i ricambi non sono esaltanti.


Nella ripresa la superiorità dei veronesi si manifesta in maniera evidente. Ogni attacco degli ospiti è una sofferenza indicibile per i tre difensori del Napoli che sono costantemente in affanno. Cannavaro, poi, è del tutto frastornato e ci mette lo zampino in tutti i tre i gol degli avversari. Una prestazione, la sua davvero disastrosa che, pure, era cominciata sotto i migliori auspici con un gol di testa che il difensore azzurro aveva saputo realizzare dopo appena 8’ di gioco. I due gol degli ospiti sono il normale epilogo di una partita che, viste le premesse tattiche ed atletiche, non poteva finire diversamente. Il sogno del Chievo ai vertici della classifica continua ed anzi si fa più concreto e consistente. Per il Napoli, dopo l’esaltazione collettiva successiva alla vittoria di Marassi, una batosta mortificante che dovrà far molto riflettere sulle reali possibilità di questa squadra.