La Lazio espugna il San Nicola e prosegue la sua fuga

BARI – Un mix di classe, compattezza tattica e cinismo in fase realizzativa: queste le caratteristiche messe in mostra ieri sera dalla Lazio che, espugnando il San Nicola 2-0 (terzo centro esterno) e superando senza affanni il Bari, si conferma capolista del campionato proseguendo la sua fuga da sogno, le due milanesi indietro di due punti.

I pugliesi, ordinati nella prima frazione, non brillano in fase di impostazione della manovra, pagando a caro prezzo nella ripresa un inspiegabile calo di tensione. La sfida tra Ventura e Reja – i due tecnici più ‘esperti’ anagraficamente della serie A – disegna inizialmente uno spartito di grande esasperazione tattica, con squadre corte, costrette ad un serrato lavoro di interdizione.

Nel primo tempo i due portieri sono di fatto disimpegnati, Brocchi e Ledesma hanno difficoltà a trovare spazi per trame offensive degne di nota mentre, sul fronte opposto, il pressing molto attento dei biancocelesti chiude ogni varco sulle fasce per gli inserimenti degli esterni del Bari. Kutuzov e Barreto, privi di rifornimenti, accentuano l’impasse mostrandosi poco propensi ad arretrare per dare manforte al proprio centrocampo, troppo imballato. Solo sulla destra Rivas crea qualche affanno a Radu ma quando riesce a saltare la marcatura del rumeno, non c’é intesa con le punte. Un colpo di testa di Dias e un tiro dalla distanza di Salvatore Masiello sono le sole occasioni da rete a meritare nota.

Nella ripresa il copione non cambia ma la classe di Hernanes segna la differenza a vantaggio della Lazio. Una leggerezza difensiva del Bari spalanca la strada al vantaggio biancoceleste: un lancio di Mauri taglia trenta metri di campo senza nessun ostacolo (Gazzi prova a intervenire invano) e così il brasiliano, lasciato libero dalla marcatura di Salvatore Masiello, può battere Gillet senza affanno. I pugliesi accusano il colpo, manca la lucidità nel proporre geometrie e schemi offensivi. Zarate potrebbe raddoppiare dopo tre minuti ma la sua conclusione termina di poco a lato. Il gol dello 0-2 arriva al 16’ con una deviazione di Floccari (tenuto in gioco da Parisi) su conclusione imprecisa di Mauri. Ventura prova invano a dare una scossa ai suoi, prima inserendo in attacco Castillo, poi a centrocampo Donati e D’Alessandro. I risultati sono irrilevanti, la diga eretta dall’undici di Reja contiene con accortezza la sfuriata dei pugliesi. Castillo ci mette ardore e di testa centra un palo, ma la retroguardia biancoceleste non dà mai l’impressione di barcollare. E così Mauri e compagni, dopo il fischio finale, possono correre a festeggiare il primato con i circa trecento tifosi laziali assiepati nel settore ospiti.

IL TABELLINO

BARI-LAZIO 0-2

BARI (4-4-2): Gillet 5.5, Belmonte 6, Masiello A. 5.5, Parisi 5, Masiello S. 5, Rivas 5.5 (24’ st D’Alessandro 5.5), Almiron 5.5 , Gazzi 5 (24’ st Donati 6), Ghezzal 5, Barreto 6, Kutuzov 5 (17’ st Castillo 6). (25 Padelli, 33 Rossi, 17 Pulzetti 18 Caputo). All.: Ventura 5.5.

LAZIO (4-2-3-1): Muslera 6, Lichtsteiner 6, Biava 6, Dias 6.5, Radu 6, Brocchi 6.5, Ledesma 7, Mauri 6.5, Hernanes 7 (34’ st Bresciano 6), Zarate 5.5 (39’ st Diakité S.V.), Floccari 6.5 (45’ st Rocchi S.V.). (12 Berni, 14 Garrido, 17 Foggia, 15 Gonzales). All.: Reja 7.

Arbitro: Rocchi di Firenze 6.5.

Reti: nel st 7’ Hernanes, 16’ Floccari. Angoli: 6-1 per il Bari. Recupero: 0 e 4’. Ammoniti: Salvatore Masiello, Ghezzal per gioco falloso. Spettatori: 23.000 circa.