Mourinho, auguri a Ibra “ma tifo Inter”

Dall’Italia alla Champions League, ancora una volta rivali. Il Milan ritrova Josè Mourinho, acerrimo avversario negli ultimi due campionati sulla panchina dei cugini nerazzurri. Nelle ultime uscite il Real è apparso in crescita ma non dite aMou che quello di oggi contro Ronaldinho e compagni sarà il primo vero test per la Casa Blanca, perché “abbiamo giocato già nove partite e nessuna è più importante di altre, nessun avversario èmigliore di altri e tuttimeritano lo stesso rispetto”. Certo, il Milan “è un avversario con una storia diversa, ci sono in ballo 16 Coppe dei Campioni. Ma è solo un’altra partita, siamo primi nel girone e padroni del nostro destino. Non è una sfida a eliminazione diretta”. Stasera ritroverà da avversario un vecchio amico: Zlatan Ibrahimovic.

“Non mi preoccupa un giocatore solo ma mi preoccupa la squadra e la squadra con un giocatore come Ibrahimovic è diversa – avverte – Io lo conosco mentre la Spagna non ha mai conosciuto il vero Ibra. Lui è stato fondamentale nel mio primo anno in Italia e dava sempre tutto per la squadra, per questo lo porto sempre nelmio cuore. È uno molto orgoglioso e non essendo felice al Barcellona è voluto tornare grande in Italia”.

E allo svedese augura di essere felice in rossonero “ma con l’Inter sempre campione”, aggiunge Mou, ‘vecchio cuore nerazzurro’.Ma in realtà non sembra essere Ibra l’incubo del RealMadrid. Perché a chi gli chiede cosa pensi di un Milan in campo con sei giocatori offensivi, risponde che “può anche schierarne dieci, l’importante è che non giochi Inzaghi”.