Cerci fa risorgere i viola

FIRENZE – Porta la firma di Alessio Cerci la seconda vittoria interna della Fiorentina: suo il gol che al 35’ della ripresa contro il Chievo vale i tre punti. Un gol, il primo in serie A per Cerci che nel recupero ha pure colpito un palo, che ha spezzato una partita brutta che pareva incanalata sullo 0-0 più per l’atteggiamento colpevolmente poco intraprendente dei veneti che per gli oggettivi limiti di una Fiorentina falcidiata dalle assenze, illuminata solo dai lampi di Mutu.

E’ un’autentica boccata d’ossigeno questo successo per Mihajlovic che ieri ha dovuto fare di necessità virtù: ben 8 assenti, un centrocampo ridotto all’osso, l’acciaccato Vargas inizialmente in panchina.
Pure il Chievo privo di Pellissier (e non è poca cosa) non si è presentato al Franchi al meglio però dalla sua aveva meno pressioni e una classifica decisamente migliore di quella dei viola. Al pronti via, in uno stadio con molti spazi vuoti, tra le proteste ironiche ma sentite dei tifosi viola contro l’orario del match (striscioni e piatti di carta sventolati in curva Fiesole) la Fiorentina ha impensierito subito il Chievo con Kroldrup su punizione di Mutu. La reazione veneta è arrivata al 22’ con Thereau su cui ha salvato lo stesso Kroldrup eppoi con qualche buon affondo. I viola faticavano a far girare palla e a rendersi incisivi, l’unico che ci provava era Mutu accolto dai tifosi con grande affetto. Il rumeno, che non giocava al Franchi dal 20 gennaio, a un certo punto ha provato a fare tutto da solo scartando quattro avversari e poco dopo (33’) la sua punizione da 25 metri ha costretto Sorrentino ad una doppia parata.

Nella ripresa Mihajlovic ha inserito Vargas e affiancato Santana a Donadel: schieramento azzardato, ma il Chievo che pure sembrava avere più ordine e amalgama inspiegabilmente non ne approfittava limitandosi a tenere sotto controllo il risultato. I tifosi viola spronavano la loro squadra a vincere, Mutu ci provava ma al 26’ ciccava clamorosamente una respinta di Sorrentino su un gran tiro di Vargas: il numero 10 viola encomiabile per grinta e cuore pagava dazio alla stanchezza alla seconda gara intera di fila dopo i 9 mesi di squalifica.

Al 27’ Mihajlovic sostituiva il deludente Marchionni per Cerci: mossa indovinata, proprio l’ex romanista siglava di lì a poco il gol-partita su azione orchestrata da Mutu e Gilardino fino ad allora poco o nulla protagonista. Il Chievo si scuoteva ma era troppo tardi: Costant falliva due ghiotte occasioni, Cerci sfiorava il bis e Boruc bagnava il debutto in A con una paratona su Moscardelli.