I partenopei volano sulle ali di Cavani

NAPOLI – Basta un ben assestato uno-due di Cavani, ad inizio e fine partita, per mantenere il Napoli nelle altissime sfere della classifica, a dispetto del turnover di Mazzarri che lascia Lavezzi in panchina per un’ora, risparmiandolo, insieme con altri titolari, per le prossime fatiche.

Il Napoli vince senza grandi affanni, anche perché il Parma è troppo rinunciatario. Evidentemente Marino sperava di portare via dal San Paolo un punto, che sarebbe stato prezioso per la classifica degli emiliani ma per conquistare il quale i gialloblù avrebbero dovuto evidentemente osare qualcosa in più. Il Napoli non cambia tatticamente, anche se la contemporanea presenza in campo, dal primo minuto, di Grava, Cribari, Vitale, Zuniga, Yebda e Sosa fa perdere non poco in qualità del prodotto. Gli ospiti partono con Giovinco unica punta, a ridosso della quale giocano Marques e Candreva. Ma la partita della ‘pulce atomica’ dura pochissimo: al 24’, infatti, Marino è costretto a sostituire l’ex juventino con Crespo.

Il Napoli sfrutta molto bene le fasce laterali del campo, con Zuniga, uno di migliori in campo, e sull’altro fronte con Vitale che sostituisce Dossena, mandato da Mazzarri a riordinare le idee in tribuna, dopo la fallimentare serata di Liverpool. Come al solito, gli azzurri risultano micidiali quando possono dispiegare il loro contropiede, modalità tattica con la quale si concretizza il vantaggio, grazie ad una incursione di Zuniga e ad una perfetta finalizzazione di Cavani.

Nella ripresa il tema dell’incontro rimane immutato, anche se Marques avanza il suo raggio d’azione ed il baricentro del gioco parmense si sposta ulteriormente in avanti con l’ingresso di Bojinov al posto di Morrone. Il Napoli soffre l’aggressività degli avversari, anche se De Sanctis non corre mai rischi molto seri. Mazzarri, per prudenza, fa entrare in campo tre titolari – Lavezzi, Gargano ed Aronica – ed il Napoli torna a farsi minaccioso in area di rigore degli emiliani. Il raddoppio di Cavani con un ‘numero’ dei suoi, a pochi minuti dalla fine della gara, è la conclusione logica di quanto si andava vedendo in campo. Se il Parma avesse avuto un atteggiamento meno rinunciatario e prudente sin dall’inizio, forse si sarebbe assistito ad una partita diversa. Ma lasciar giocare il Napoli senza aggredirlo è una tattica suicida ed i giocatori di Mazzarri sono troppo esperti ed abili per non approfittarne fino in fondo.