Francia, promulgata la riforma delle pensioni

La controversa legge di riforma sulle pensioni, che aumenta da 60 a 62 anni l’età minima per lasciare il lavoro, è stata promulgata martedì sera in tarda serata dal presidente Nicolas Sarkozy, che ha dato così il via al conto alla rovescia in vista dell’annunciato rimpasto di governo, in programma ormai all’inizio della prossima settimana. La riforma aveva ottenuto il via libera del Consiglio costituzionale, che ne aveva chiesto la riscrittura di 13 articoli non determinanti. Obiettivo di otto giornate di mobilitazione sindacale negli ultimi due mesi, la legge compariva ieri mattina nella Gazzetta ufficiale. Approvata due settimane fa dal Parlamento, la legge era ancora in sospeso per il ricorso dei socialisti al Consiglio costituzionale, presentato il 2 novembre.

L’accusa, respinta dai ‘Saggi’, era di violazione dei principi di eguaglianza. I tempi, che avrebbero in teoria potuto essere di un mese per la decisione, sono stati in realtà brevissimi e addirittura fulminea è stata la promulgazione da parte del presidente della Repubblica. Ora, come previsto, si passa al rimpasto di governo che dovrebbe dare nuovo slancio alla presidenza Sarkozy in vista dei 18 mesi che precedono le presidenziali. Pochissimi i dubbi che Francois Fillon succeda a se stesso nella carica di primo ministro.

Lo sfidante sconfitto, il numero 2 del governo e ministro dell’Energia ed Ecologia, Jean-Louis Borloo, sembra aver accettato la sconfitta. Fra gli uscenti ormai sicuri, il ministro degli Esteri, Bernard Kouchner, mentre il responsabile degli Interni e il segretario generale dell’Eliseo – Brice Hortefeux e Claude Gueant – dovrebbero scambiarsi i ruoli. “Ho ascoltato le preoccupazioni” espresse dai francesi “durante il dibattito” e “sono pienamente cosciente che è una riforma difficile” ha detto Sarkozy, qualche ora dopo aver promulgato la contestata legge.