Domenico De Masi cittadino onorario di Rio “Un pensatore con idee originali e creative”

In vista dell’anno della rinnovata amicizia tra Italia e Brasile la città di Rio de Janeiro ha compiuto un gesto particolarmente significativo conferendo la cittadinanza onoraria al sociologo Domenico De Masi, primo italiano a ricevere una così importante onorificenza. L’assesore Andrea Gouvêa Vieira, a nome della Camara Municipal, ha consegnato il titolo, alla presenza di numerose personalità di Rio, tra cui l’imprenditore Roberto Irineu Marinho, patron della Rete Globo, il giornalista Roberto d’Avila, l’attrice Camilla Pitanga, l’ingegnere José Carlos Sussekind in rappresentanza di Oscar Niemeyer. Il nuovo cittadino carioca è stato poi festeggiato a villa di Marinho.

De Masi è noto e apprezzato in Brasile, dove i suoi libri sono best seller. A lui il grande architetto Oscar Niemeyer ha donato il progetto dell’auditorium di Ravello e anche grazie a lui negli ultimi anni si sono intensificati i rapporti culturali tra Brasile e Italia. La motivazione ufficiale riconosce in De Masi “un pensatore originale e creativo, dotato di una vasta cultura e di una straordinaria gamma di idee che si inseriscono perfettamente nell’attuale contesto, dove si materializza un impasse tra ciò che sogniamo, ciò che facciamo e ciò che possiamo”.

La motivazione cita i libri del sociologo (specialmente Il futuro del lavoro, L’ozio creativo, L’emozione e la regola, La creatività); ricorda che egli è un visitatore abituale del Brasile dove fa conferenze, lezioni e interviste; cita i punti essenziali del suo pensiero: “De Masi sostiene che si sta esaurendo il modello di vita basato sulla competitività, sulla guerra interna ed esterna e sull’accettazione della presenza dei poveri in un paese ricco. Un’alternativa al capitalismo e al comunismo è finalmente possibile in un paese del Terzo Mondo come il Brasile, purché ponga l’enfasi sull’educazione e sia guidata dalle donne”. La motivazione ricorda anche il contributo di De Masi alla sociologia del lavoro: poiché oggi riusciamo a produrre più beni e servizi con minore sforzo fisico e meno stress intellettuale, possiamo finalmente dedicare più tempo alla famiglia e alla nostra rete di interlocutori, amici e collaboratori, migliorando la vita di ciascuno.