Azzurri pari con la Romania in una serata di razzismo

KLAGENFURT – Cesare Prandelli chiude il suo 2010 con un pareggio, 1-1 con la Romania. E lascia Klagenfurt con una certezza: la nazionale disegnata per questo test difficilmente la riproporrà, ma se così dovrà finire di sicuro non sarà per la contestazione di 100 Ultrà che urlano ‘no all’Italia multietnicà’. L’argentino adottato da Lecce Ledesma e Mario Balotelli sono i bersagli di una serata di ordinario razzismo – triste ma vero – tanto che all’arbitro Innwaller non è passato in alcun modo per la mente di far chieder dall’altoparlante lo stop ai ‘buu’ contro l’azzurro di colore. Invece gli steward dello stadio, dietro indicazione della polizia italiana, hanno lasciato passare solo una manciata di minuti, alla mezzora della ripresa, prima di far togliere quel lungo striscione che da voce alla xenofobia nostrana applicata al calcio. Prandelli l’ha già detto: quei calciatori arrivati da lontano sono nuovi italiani, e non mi fermo a Ledesma. Peccato che le due squadre non abbiano consentito di distogliere lo sguardo, l’amichevole è stata poca cosa.


Un’Italia sbagliata da principio, ma solo tatticamente, contro una Romania giovane e molto più dinamica. Statico invece l’atteso protagonista della serata, Balotelli. L’unica giocata riuscita a SuperMario per tutti i primi 45’ é il dribbling ai buuu razzisti. Glieli indirizzano i pochi tifosi romeni, comunque più numerosi e rumorosi dei temuti ultrà Italia. E vanno prima a tutti gli azzurri al grido di ‘Romania Romania’ – scoria forse delle ripetute polemiche sull’asse Roma-Bucarest – poi dritti dritti all’attaccante ‘coloured’ a ogni tocco di palla. Dall’altra parte gli ultrà arrivati dal Nord Italia cantano l’inno di Mameli, e poi giù un ‘non ci sono neri italiani’ e un altro ‘nell’Italia solo italianì’. Balotelli, a dire il vero, si innervosisce solo per uno scambio mal riuscito con Rossi, e la lucidità mancante non sembra figlia del clima. Semmai va a braccetto con la serata no della squadra.


Prandelli disegna un’Italia a triangolo, davanti a Ledesma è il trio Aquilani Diamanti e Mauri a doversi alternare sulla trequarti. Davanti Balotelli e Rossi partono larghi da sinistra e da destra. Servirebbe poi la spinta di Santon e Balzaretti, ma i terzini sono bloccati. Gioca la Romania, con un ordinato 4-4-2 che allarga il gioco e un Marica che fa girare la testa. Bonucci tiene a lungo, fino al rimpallo del gol del numero 9. La partita è sotto ritmo, le due punte azzurre sono sperdute e a centrocampo solo Aquilani sembra avere qualche idea. Ledesma é poca cosa, regista davanti alla difesa. Marica e Stancu fanno tanto movimento, all’8’ è però pericoloso Florescu che costringe Viviano a bloccare a terra. Dieci minuti più tardi la pezza sul cross di Marica la mette Ranocchia, e mentre si fa male un altro interista – Chivu – il numero 9 romeno diventa una specie di Messi nell’area azzurra al 22’, stoppato dal provvidenziale rinvio di Ledesma. L’Italia non c’é, velleitaria come la punizione e il tiro che Balotelli prova nei rari momenti azzurri (10’ e 26’). Il gol della Romania arriva ed è giusto, poco dopo la mezzora: Florescu scatenato a sinistra, Marica tira al volo e ribatte in rete il suo stesso rimpallo tra una difesa immobile. La reazione azzurra sta tutta in uno slalom e tiro in area di Balotelli, unico spunto di tutto il primo tempo. Ma Pantilimon para.


Al rientro in campo, Prandelli ha già abbandonato il triangolo. Gilardino per Rossi, De Rossi per Ledesma e soprattutto Pirlo per Diamanti, ora il disegno azzurro è um 4-2-3-1. Ma rimane un ghirigoro. Al 3’ Gilardino va in gol ma è in fuorigioco, poi all’11’ il centravanti reclama per una cintura in area. Non basta ancora, e al quarto d’ora finisce la partita di Balotelli, tra i buu dei romeni e il tifo contro degli ultrà italiani. Entra Quagliarella (e Cassani per Santon), e lo juventino prova ad accendere la serata con una rovesciata dal limite, ma è fuori. La Romania gioca in contropiede, al 16’ Decan semina il panico da destra e fortuna che il suo cross taglia tutta l’area senza trovare l’impatto giusto. Poi il nuovo entrato Tarase (25’) prova la botta da fuori su passaggio arretrato errato di Cassani, e un minuto dopo lo imita Aquilani sulla ribattuta della difesa romena, ma è un tiraccio largo. Poi, si rompe anche De Rossi: come per l’ex compagno romanista è contrattura all’inguine, alla mezzora esce e subentra Pazzini. Pochi minuti e arriva il pari di Quagliarella, di testa su angolo dopo che Pirlo aveva sfiorato il pari su punizione. C’é l’aiuto della deviazione di Marica.


Non è finita, perché ora l’Italia prova davvero a vincerla. Così come gli ultrà di estrema destra arrivati dal Nord Italia provano a prendersi il loro trofeo con quella scritta esplicita. Ma l’Italia del calcio oramai i colori del mondo li ha adottati, e non li cancellerà per una serata così.

LE PAGELLE

Male Ledesma e Rossi, bene Ranocchia e Balzaretti

KLAGENFURT – La linea verde promossa da Prandelli nell’amichevole con la Romania subisce una battuta d’arresto. A Klagenfurt decidono ancora i veterani. Ma qualcosa di buono c’è.

Emiliano VIVIANO 6: non è impeccabile sul gol, ma l’attaccante romeno calcia molto da vicino. Per il resto sarebbe anche una serata tranquilla.

Davide SANTON 6: è un po’ timido su Deac nell’azione che porta al gol di Marica, ma nel complesso la sua è una prova incoraggiante, soprattutto dal punto di vista difensivo. Benitez l’avrà notato? (Al 58’ Mattia CASSANI 6): spinge poco, copre bene. Da qui all’aver impressionato ne passa.

Andrea RANOCCHIA 6,5: discreto esordio azzurro in una partita comunque abbastanza insolita, nella quale il pacchetto arretrato italiano ha steccato solo in un paio d’azioni. Il migliore dei debuttanti è lui.

Leonardo BONUCCI 5: un po’ addormentato quando si fa bruciare da Marica. Dato che è l’episodio decisivo del match, non può che gravare sul suo voto in pagella.

Federico BALZARETTI 6: dopo Ranocchia è il migliore degli esordienti, ma in serate del genere i complimenti sono altri. Non è dirompente come in rosanero. Però il compitino è decente grazie a tante sovrapposizioni.

Alberto AQUILANI 5,5: delude soprattutto nel primo tempo, quando dovrebbe prendere le redini del gioco in mezzo ai “ragazzi”. A parte un bel lancio per Balotelli, però, non si vede. E nella ripresa un po’ da trequartista e un po’ da centrocampista convince relativamente. Pirlo gli ruba la scena.

Cristian LEDESMA 4,5: l’italo-argentino è stato un fantasma nel primo tempo. (Al 46’ Andrea PIRLO 7): entra e accende la luce. Prova a fare girare una squadra che però si muove poco e sembra un po’ buttata lì a caso. Alla fine la sua classe produce la punizione da cui è nato il corner (da lui stesso battuto) del pareggio.

Stefano MAURI 5,5: si muove a differenza di molti, ma non sempre a dovere. Un passo indietro dopo il match di Belfast.

Alessandro DIAMANTI 5: solo una fiammata sul finire del primo tempo. Non trova mai la posizione da trequartista, dimostrandosi fin troppo timoroso in fase di possesso palla. Da lui non ce lo saremmo aspettati. Ma un esordio è pur sempre un esordio. (Al 46’ Daniele DE ROSSI 6): anche per lui vale il discorso di Pirlo. Chi era venuto prima però aveva fatto talmente male che essere di manica più larga è dura. Se ne va per problemi all’inguine dopo appena mezz’ora. (Al 78’ Giampaolo PAZZINI SV): entra lui e l’Italia pareggia. Di meriti, però, non ne ha molti.

Giuseppe ROSSI 5: lotta meno del solito. Si vede, meno che mai. Brutta prestazione. Forse la fascia da capitano è pesata troppo. (Al 46’ Alberto GILARDINO 6): dà la scossa con il suo movimento al centro dell’area, dando profondità alla manovra. Non ci voleva molto. Quanto meno conferma di essere in ripresa.

Mario BALOTELLI 5,5: è fortunato, perché gli altri due compagni di reparto nel primo tempo giocano talmente male da fargli fare una discreta figura. Eppure, a parte una bella iniziativa al 45’, fa pochino. (Al 58’ Fabio QUAGLIARELLA 6,5): si muove molto, con una prestazione simile a quella di Balotelli ma più matura e ordinata tatticamente. E poi trova la spizzata che vale il pareggio. In serate del genere è grasso che cola.

All, Cesare PRANDELLI 5: getta nella mischia quattro esordienti, poi un po’ li boccia per rincorrere il pareggio.

ROMANIA (4-4-2): Pantilimon 5; Rapa 5,5, Tamas 6,5, Chivu SV (al 17’ Goian 6,5), Rat 7; Torje 6 (al 57’ Tanase 6), Ropotan 6,5 (al 78’ Alexa SV), Florescu 6, Deac 6,5 (all’89’ Ilie SV); Stancu 6, Marica 7. All, R. Lucescu 7.

IL TABELLINO


ITALIA 1 – 1 ROMANIA

ITALIA (4-3-1-2): Viviano 6, Santon 5 (15’ st Cassani 5.5), Bonucci 6, Ranocchia 5.5, Balzaretti 5.5, Aquilani 6, Ledesma 5 (1’ st De Rossi sv, 33’ st Pazzini sv), Mauri 5.5, Diamanti 5 (1’ st Pirlo 6.5), Balotelli 5 (15’ st Quagliarella 6.5), Rossi 5 (1’ st Gilardino 6) (23 Sirigu, 3 Criscito, 20 Astori, 13 Gastaldello, 15 Mirante). All.: Prandelli 5.5.


ROMANIA (4-4-2): Pantilimon 6 (1’ Tatarasanu 6), Rapa 5.5, Tamas 6, Chivu sv (15’ pt Goian 6), Rat 5.5, Torje 5.5 (13’ st Tanase 5.5), Ropotan 5.5, Florescu 6.5, Deac 6 (45’ st Ilie), Stancu 6.5, Marica 6.5 (12 Tatarusanu, 7 Maftei, 16 Gardos, 20 Tanase, 14 Alexa). All.: R. Lucescu 6.5


Arbitro: Innwaller (Aut) 6


Reti: nel pt 34’ Marica, nel st 37’ Quagliarella. Recupero: 1’ e 0’. Angoli: 4 a 2 per l’Italia. Note: spettatori 3.000. Ammoniti Balzaretti, Santon e Torje per gioco falloso.