A San Siro rischio “viola” per il Milan Lazio a Parma in cerca di conferme

La quiete dopo la tempesta. Se la vigilia della dodicesima di campionato faceva pensare a un turno scoppiettante, visti i tre scontri diretti tra le prime sei della classe, la tredicesima giornata, invece, si presenta come l’esatta antitesi. Un turno nel quale ai big match di sette giorni fa si sostituiscono confronti, almeno sulla carta, meno emozionanti. Per tutte, però, l’imperativo sarà quello di mantenere alta la concentrazione perché è proprio in situazioni come queste che, spesso, si verificano le maggiori sorprese.

Anche la quiete, quindi, potrebbe nascondere diverse insidie che, in un campionato equilibrato come quello di quest’anno, avrebbero la forza di portare a nuove e più pericolose tempeste, per conferma chiedere a Rafael Benitez e alla sua panchina sempre più traballante. E’ così che l’arrivo dell’Udinese all’Olimpico di Roma, nell’anticipo delle 18 di domani, non deve essere preso sotto gamba dai giallorossi. I friulani, infatti, sembrano aver trovato il giusto assetto dopo il disastroso inizio, condito da quattro sconfitte consecutive, che aveva posto in dubbio la permanenza a Udine di Francesco Guidolin. Dal canto suo, anche la Roma pare essersi messa alle spalle il periodo nero, come confermato dalla incoraggiante prestazione di Torino.

Le buone notizie che arrivano da Trigoria riguardano Pizarro e Juan che hanno recuperato dai rispettivi infortuni e domani potranno essere in campo. Dubbi, invece, circa la presenza di Daniele De Rossi, uscito malconcio dalla sfida della Nazionale di mercoledì sera. Gli esami cui è stato sottoposto il centrocampista hanno escluso lesioni muscolari e, per tanto, nel quartier generale giallorosso c’è grande fiducia. Il giocatore, infatti, ha già iniziato il percorso terapeutico – riabilitativo. La zona Champions è a un punto ma il vero sogno degli uomini di Ranieri è il primo posto, sette lunghezze più avanti.

Per Totti e compagni, quindi, non c’è più tempo per scherzare, l’Udinese è avvisata. Sull’altra sponda del Tevere, invece, è tornato il sereno dopo la bella vittoria contro il Napoli. Le due sconfitte consecutive, maturate tra il derby e Cesena, avevano fatto storcere il naso a tutto l’ambientema la Lazio ha avuto la forza di rialzarsi e ripartire. Anche i biancocelesti, così come i cugini, hanno la sfortuna di incontrare una formazione in netta ripresa, come il Parma di Marino. Il ritiro imposto dalla società a tecnico e giocatori ha portato i suoi frutti, visti i sei punti conquistati dai ducali nelle ultime due partite. Al Tardini, quindi, Reja pretenderà la massima concentrazione, il Milan, del resto, è ancora li, a un solo punto di distanza, e sognare non costa nulla. Zarate e compagni, questa volta, faranno sicuramente il tifo per la Fiorentina che, alle 20.45 di domani, sfiderà il Milan a San Siro.

In casa rossonera, più che la sfida ai viola, tiene banco la vicenda Ronaldinho, il brasiliano rimasto ai margini nell’ultimo periodo. Massimiliano Allegri pare aver messo una toppa alle difficoltà difensive mostrate dal diavolo in avvio di stagione e le tre vittorie consecutive dei rossoneri potrebbero essere viste come un segnale importante in chiave scudetto. Il Lunch match domenicale proporrà il delicato confronto tra Genoa e Juventus, mentre alle 15 l’Inter di Benitez volerà a Verona per sfidare il Chievo e riscattare l’insuccesso nel derby della madonnina, risolto da un rigore di Zlatan Ibrahimovic.

Nonostante le smentite di Moratti, la permanenza dello spagnolo a Milano è a rischio e la sfida di domenica, insieme a quella successiva di Champions, potrebbe essere decisiva per il futuro dell’ex Liverpool. In coda, punti pesanti in palio nelle sfide Brescia-Cagliari, Catania-Bari, Cesena-Palermo e Lecce-Sampdoria. A chiudere il turno, il posticipo serale tra Napoli e Bologna, con i partenopei intenzionati a difendere la terza posizione. Il campionato sta entrando nel vivo e per tutte sarà vietato sbagliare.