Rifiuti, Ue boccia Napoli: come 2 anni fa

ROMA – Gli ispettori della Commissione europea, a Napoli per la questione rifiuti, hanno condannato la situazione attuale che sta vivendo la città.
– Due anni dopo la situazione non è cambiata di molto – ha detto Pia Bucella, capo degli ispettori dell’Unione europea -. Napoli è invasa dai rifiuti e non ha ancora un piano per la differenziata.
I commissari europei hanno tenuto un incontro presso l’assessorato all’Ambiente guidato da Giovanni Romano. Poi, dopo un paio d’ore, si sono spostati presso la giunta regionale della Campania a Santa Lucia dove con l’assessore Romano hanno incontrato per circa mezz’ora il presidente della Campania Stefano Caldoro.
– Ci siamo concentrati – ha proseguito Bucella – su come la Regione intenda dare risposte alla sentenza della Corte europea.


Sul tema delle discariche, il capo degli ispettori ha poi sostenuto che «non sta a noi pronunciarci sulle cave ma dobbiamo accertarci che la nuova direttiva sia rispettata in tutte le procedure che verranno decise; ogni sentenza della Corte va eseguita in 12-24 mesi ma, in casi lunghi e complessi che comprendono una rete di infrastrutture, questo periodo può essere prolungato». I tre ispettori hanno poi deciso di spostarsi ad Acerra per visitare il termovalorizzatore.


– Abbiamo dimostrato che avremmo a disposizione due anni di autonomia per le discariche se non vi fosse una provincializzazione così rigida – ha detto l’assessore Giovanni Romano. -. La strada è quella di continuare a raggiungere un’intesa con le Province.


In mattinata una nota del Quirinale ha precisato che «la Presidenza della Repubblica non ha ricevuto e non ha quindi potuto esaminare, né prima né dopo la riunione del Consiglio dei Ministri di giovedì 18 novembre, il testo del decreto-legge sulla raccolta dei rifiuti e la realizzazione di termovalorizzatori in Campania, che sarebbe stato definito dal Governo. Il capo dello Stato si riserva pertanto ogni valutazione sui contenuti del testo quando gli verrà trasmesso».


L’esito della missione Ue e la mancata trasmissione del decreto al capo dello Stato offrono lo spunto all’opposizione per dure critiche. ‘
– Dopo i miracoli il governo annuncia anche i decreti legge – afferma Stella Bianchi, della segreteria del Partito Democratico, responsabile Ambiente che punta il dito contro «un governo irresponsabile, completamente allo sbando, in preda a guerre di potere animate da interessi non dichiarabili».
Rincara la dose Nello Di Nardo, capogruppo Idv in commissione Ambiente:
– Napolitano non ha ricevuto alcun decreto e l’ispezione dell’Unione europea sancisce che la situazione è rimasta invariata da due anni: le bugie del governo sono state smascherate una volta per tutte.


In campo per l’emergenza scende l’Ordine dei medici di Napoli.
– Due anni fa l’emergenza rifiuti e la tutela della salute dei cittadini di Napoli fu affrontata bene. Oggi la situazione è invece più complessa – dichiara il presidente Gabriele Peperoni che denuncia:
– Non c’è un progetto, non c’è una direzione unica. Manca una struttura organizzata che coordini tutte le forze in campo.


Fortunatamente, per ora, sembra scongiurato l’allarme sanitario.
– Malgrado i cumuli di rifiuti sulle strade – precisa il presidente dell’Ordine dei medici – la situazione è ancora sotto controllo. Grazie anche alle basse temperature del periodo.

Il Colle: ‘’Mai ricevuto il decreto’’

ROMA – Ancora non c’è traccia del decreto rifiuti che tante tensioni sta creando nel Pdl. Licenziato dal Consiglio dei ministri il 18 novembre scorso non sarebbe ancora approdato al Quirinale per la firma di rito. A comunicarlo è una nota del Colle che arriva ieri a meta’ mattina.


‘La presidenza della Repubblica – si legge – non ha ricevuto e non ha quindi potuto esaminare, né prima nè dopo’’ la riunione del Cdm, il testo del decreto legge sulla raccolta dei rifiuti e la realizzazione dei termovalorizzatori in Campania ‘’che sarebbe stato definito dal governo’’.
L’uso del condizionale, commenta l’opposizione, non sarebbe casuale visto che (secondo quanto si conferma anche nel centrodestra) da Palazzo Chigi sarebbe uscita poco più di una bozza.


n serata, si apprende, è proprio una bozza che alla fine sarebbe arrivata sul tavolo di Napolitano: non certo la versione definitiva sulla quale il Capo dello Stato avrebbe potuto apporre la firma. Fonti governative e della maggioranza spiegano che il testo sarebbe in fase di elaborazione soprattutto per le perplessità sollevate dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti su un punto in particolare: il reimpiego del personale dei Consorzi nell’attività di smaltimento dei rifiuti che ora sarebbe in capo alla provincia. E non solo per quanto riguarda i costi che questo ‘trasferimento’ di dipendenti, dai Consorzi alla provincia, potrebbe comportare, ma anche perchè molti di questi lavoratori risulterebbero in possesso di una fedina penale non proprio specchiata.


L’esito della missione Ue e la mancata trasmissione del decreto al capo dello Stato offrono lo spunto all’opposizione per dure critiche.
– Dopo i miracoli il governo annuncia anche i decreti legge – afferma Stella Bianchi, della segreteria del Partito Democratico, responsabile Ambiente che punta il dito contro ‘’un governo irresponsabile, completamente allo sbando, in preda a guerre di potere animate da interessi non dichiarabili’’.


Rincara la dose Nello Di Nardo, capogruppo Idv in commissione Ambiente:
– Napolitano non ha ricevuto alcun decreto e l’ispezione dell’Unione europea sancisce che la situazione è rimasta invariata da due anni: le bugie del governo sono state smascherate una volta per tutte.


In campo per l’emergenza scende l’Ordine dei medici di Napoli.
– Due anni fa l’emergenza rifiuti e la tutela della salute dei cittadini di Napoli fu affrontata bene. Oggi la situazione è invece più complessa – dichiara il presidente Gabriele Peperoni che denuncia:
– Non c’è un progetto, non c’è una direzione unica. Manca una struttura organizzata che coordini tutte le forze in campo.


Fortunatamente, per ora, sembra scongiurato l’allarme sanitario.
– Malgrado i cumuli di rifiuti sulle strade – precisa il presidente dell’Ordine dei medici – la situazione è ancora sotto controllo. Grazie anche alle basse temperature del periodo.


Domani è in programma una riunione al Consiglio dell’Ordine alla quale parteciperanno medici, funzionari della Regione, dirigenti delle Asl, epidemiologi con l’obiettivo di mettere a punto un piano che affronti l’emergenza e tuteli la salute pubblica dei cittadini.