Ue: Camera, maggioranza battuta due volte a voto segreto

ROMA – Sì pressoché unanime (con due astensioni e due voti contrari) dell’Aula della Camera alla ratifica delle modifiche al Trattato dell’Unione europea che assegna all’Italia un seggio supplementare del Parlamento europeo. Il testo, che passa al Senato, è sostanzialmente quello approvato in commissione: la maggioranza è stata battuta due volte a voto segreto sull’articolo 4 che cambiava il criterio di ripartizione dei seggi diversamente da quanto deciso in commissione con il voto determinante di Fli.


– Speriamo che in Senato ci sia più saggezza ha detto Andrea Orsini del Pdl.


Maggioranza, quindi, battuta per la seconda volta nell’Aula della Camera sull’articolo 4 della ratifica delle modifiche al Trattato dell’Unione europea che assegna all’Italia un seggio supplementare del Parlamento europeo. Dopo che, a scrutinio segreto, era stato respinto un suo emendamento all’articolo 4, la maggioranza aveva dato indicazione per votare contro l’articolo nel suo complesso «evitando un vulnus», come aveva spiegato Andrea Orsini (Pdl). Ma al momento del voto, l’articolo (anche in questo caso a scrutinio segreto) è passato con 292 sì, 250 no e un astenuto. Fli ha votato con Udc, Pd e Idv.


L’emendamento tendeva a ripartire nuovamente i voti, inizialmente previsti per 72 seggi, per 73, quanti sono i seggi attualmente assegnati all’Italia nell’Emiciclo di Strasburgo. In questo modo, il seggio in più sarebbe andato al Pdl e non all’Udc come previsto in seguito all’approvazione in commissione, la scorsa settimana, di un emendamento dell’opposizione. Per battere la maggioranza a scrutinio segreto è stato determinante il voto dei deputati di Fli, allineato con quelli di Pd, Idv e Udc.