Il Pd estero contro il governo “Basta con lo smantellamento”

Si è riunita ieri mattina a Roma, nella sede del Partito Democratico, la consulta Italiani nel mondo del Pd costituita nello scorso mese di luglio da delegati operanti a livello istituzionale, associativo, imprenditoriale, di informazione, di sindacato, di patronato e culturale in genere, tutti impegnati nel mondo dell’emigrazione e vicini agli ambienti del centro sinistra. La riunione è servita a ricollegare interventi e proposte già esaminati nel corso della riunione d’insediamento e per iniziare a strutturare dipartimenti e gruppi di lavoro che avranno il compito di elaborare programmi d’intervento e portare avanti ricerche riguardanti le comunità italiane all’estero.

“Il governo ha mostrato ancora quella sua negatività nei confronti degli italiani residenti all’estero con la cancellazione in Finanziaria del capitolo di spesa 3121, quello relativo all’assistenza diretta dei nostri connazionali”. Questa la denuncia di Luciano Neri, del coordinamento Pd Italiani nel mondo, che ha aperto i lavori della consulta del Partito Democratico.

“Il governo – ha detto Neri – non solo ha evitato ogni tipo di riforma ma ha cancellato i fondi assemblandoli a quelli gestiti da consoli e ambasciatori e riducendo al minimo il welfare dei nostri connazionali residenti all’estero”. “La manifestazione del Cgie dello scorso 18 novembre – ha continuato l’esponente del Pd – è stato un segnale forte di una situazione davvero critica per il mondo dell’emigrazione, un gesto importante che ha avuto una grande eco e ha trovato l’appoggio anche di tanti nomi importanti della politica italiana, da Anna Finocchiaro a Rosy Bindi. E’ necessario – ha concluso Neri – rendere il dibattito sull’emigrazione più efficace e concreto con un costante dialogo con il mondo dell’associazionismo in primis”. Presente alla consulta anche il responsabile del Pd per gli italiani nel mondo Eugenio Marino.

“Negli ultimi due anni abbiamo assistito ad uno smantellamento della rete degli italiani all’estero: sia dal punto di vista delle risorse, sia dal punto di vista culturale”, ha dichiarato. “Al di là delle sciagurate scelte del governo, forse non c’è stata la giusta attenzione da parte dei partiti del centro-sinistra – ha spiegato Marino –. E’ mancato un luogo di dialogo con l’associazionismo e tutte le altre realtà che ruotano intorno al mondo dell’emigrazione. Adesso, però, – ha concluso Marino – c’è la possibilità di invertire questa tendenza. La protesta del Cgie alla quale ha aderito anche il Pd è un chiaro segno di una situazione insostenibile che, visto il menefreghismo del governo, solo il centro sinistra, con un dialogo constante con l’associazionismo, può risollevare”.