La giovane Samp ferma anche il Milan

GENOVA – Non si spara ai passerotti con i cannoni di Navarone. Per questo la corazzata Milan non ha vinto una partita che pure ha ampiamente dominato con l’esperienza e la classe del suo centrocampo e con la presenza di grandi fuoriclasse, contro una Samp che ha tanti problemi ma, a quanto pare, un cuore grande così e, finalmente, un gran carattere. Così, dopo aver imposto il pareggio a Inter e Juve, la Sampdoria impatta anche con il Milan capolista, dimostrando che quando la sfida è proibitiva viene fuori anche la volontà. La fortuna dei blucerchiati sta tutta nella loro difesa (un gioiellino di Di Carlo) e in un Pazzini che, dopo la tripletta di Lecce, ha ritrovato la via giusta per il gol riequilibrando una partita che pure sembrava nata sotto la stella rossonera.

I padroni di casa, infatti, hanno consegnato il primo tempo alla paura, limitandosi a blindare la porta di Curci per quanto hanno potuto. Al 44’, però, niente può il portiere doriano su una perfetta azione Robinho-Ibra-Robinho: il brasiliano lancia Ibrahimovic in profondità, perfetto il passaggio dello svedese che restituisce il pallone all’ex del Real Madrid. Robinho chiude con il destro in diagonale, Curci si deve rassegnare.


Si va negli spogliatoi con la consapevolezza che il Milan può effettivamente dilagare, considerato il ‘vizio’ dei blucerchiati di abbassare la concentrazione a metà gara. E invece, nella ripresa, la Samp decide di mettersi a giocare sul serio e cerca spazi nell’area di Abbiati. Al 4’ un episodio dubbio in area rossonera fa imbestialire Di Carlo, che chiede a gran voce il rigore: Boateng molla uno schiaffone a Mannini che, per di più, si vede contestare un’infrazione. Calcio di punizione per il Milan.


I rossoneri ci si mettono d’impegno ma i ‘piccoli’ doriani non mollano e alla fine è il ‘Pazzo’ che fa letteralmente esplodere il Ferraris. Al 14’ corner da sinistra, Gastaldello vola e sovrasta Nesta sullo stacco: Pazzini ringrazia e con un destro al volo a incrociare beffa Abbiati.


La Samp ci riprova poco dopo l’innesto di Koman, che sostituisce Pozzi. Cross da sinistra del nuovo entrato, stacco imperioso di Pozzi che costringe Abbiati a togliere la sfera da sotto l’incrocio dei pali. Il Milan a questo punto, anche se soffre di un calo fisico evidente, accelera, ma non riesce a sfondare la difesa blucerchiata. Al 31’ Seedorf si mangia il vantaggio. Ambrosini si traveste da rifinitore e spedisce il pallone in profondità con i tempi giusti per l’olandese che, solo davanti a Curci, colpisce piano piano col sinistro. Il portiere blucerchiato ringrazia e raccoglie la palla. Ancora Milan: finito il tempo regolamentare, al 48’ Robinho va col diagonale da destra servito da Ibra ma Accardi, appena entrato al posto di Mannini, devia e il pallone esce. E’ l’ultima azione pericolosa. La Samp ferma la progressione vincente della capolista e intasca un pareggio che, se non fa fare grandi passi avanti in classifica (sale a 20 punti), fa senz’altro morale. Un pareggio che, probabilmente, darà forza a squadra e società e soprattutto tifosi.

IL TABELLINO


SAMPDORIA-MILAN 1-1

SAMPDORIA (4-4-2): Curci 7; Volta 6, Gastaldello 6, Lucchini 6,5; Ziegler 6, Mannini 6 (40’ st Accardi sv), Palombo 7, Tissone 6; Guberti 6 (20’ st Koman); Marilungo 6,5 (21’ st Pozzi sv), Pazzini 7 (1 Da Costa, 4 Dessena, 16 Poli, 19 Cacciatore). All. Di Carlo 6,5.


MILAN (4-3-1-2): Abbiati 6; Abate 6,5, Nesta 6, Thiago Silva 6, Bonera 6, Ambrosini 6,5, Gattuso 5,5, Boateng 5,5 (44’ st Flamini sv), Seedorf 5,5 (44’ Ronaldinho sv), Robinho 7, Ibrahimovic 6 (1 Amelia, 14 Strasser, 18 Jankulovski, 19 Zambrotta, 76 Yepes). All. Allegri 6.


Arbitro: Mazzoleni di Bergamo 5,5.


Reti: 43’ pt Robinho, 15’ st Pazzini. Angoli: 9 – 5 per il Milan. Ammoniti: nessuno. Recupero: 0’ e 4’. Note: spettatori 26.820 per un incasso lordo pari a 396 mila euro circa.