Dall’Aquila al Cern studenti in cima ai tetti della ricerca

Continuano in tutta Italia le proteste contro il ddl di riforma dell’università del ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini. L’iniziativa più forte è arrivata ieri dall’Abruzzo, dove gli studenti dell’Università dell’Aquila hanno deciso di occupare l’Ateneo.

“Questa facoltà decide all’unanimità di occupare la Facoltà di Scienze, resteremo in assemblea permanente in attesa delle decisioni da Roma sul ddl Gelmini”: così ieri mattina uno dei rappresentanti degli studenti del capoluogo abruzzese annunciava con un megafono la decisione di occupare la facoltà di Scienze, nucleo principale del polo didattico di Coppito. Il provvedimento è stato deciso in seguito a un’assemblea organizzativa tenuta nell’atrio della facoltà, a cui hanno partecipato almeno 200 studenti.

Le attività didattiche sono state interrotte anche nelle facoltà di Biotecnologie, Medicina, Psicologia, Scienze della Formazione e Lettere che hanno aderito alla protesta. La facoltà di Medicina non è stata occupata per permettere lo svolgimento dell’esame di stato di infermieristica ma è stata indetta l’assemblea permanente nell’atrio dell’edificio di Coppito. Gli studenti di Lettere e Scienze della Formazione, con l’aggiunta di delegazioni delle altre facoltà, sono arrivati nella tarda mattinata in Piazza Duomo per un’assemblea nel centro storico della città che ha visto la partecipazione di circa 300 persone. Al sit-in hanno preso parte anche presidi di facoltà e prorettori universitari.

Significativa anche la protesta di Ginevra dove studenti, dottorandi e ricercatori italiani che lavorano al Cern sono saliti sul tetto del laboratorio di fisica per esprimere solidarietà ai giovani impegnati nella protesta esponendo uno striscione in cui invitano i parlamentari a non votare questo provvedimento. Occupata anche la Scuola normale superiore di Pisa.