Anche connazionali tra gli sfollati per le piogge

CARACAS – Erano quattro, fino a ieri, le famiglie di connazionali identificate tra gli sfollati di Barlovento e Guarenas a causa del maltempo che da giorni si abbatte con particolare violenza sul Venezuela. E’ quanto si apprende dal Consolato Generale d’Italia di Caracas, che ha fatto anche un appello alla solidarietà della nostra Collettività. Il Consolato d’Italia a Caracas ha assicurato che, una volta venuto a conoscenza dell’esistenza di italo-venezolani tra gli sfollati, si è attivato immediatamente e, assieme a Padre Grasso, sta provvedendo agli aiuti di cui hanno bisogno i nostri connazionali. Purtroppo, si teme che, col passare delle ore e il persistere delle piogge, il numero degli italo-venezolani sinistrati possa crescere.

L’esistenza di connazionali vittime del maltempo era prevedibile. D’altronde in tutto il paese la pioggia, caduta con particolare inclemenza, ha fatto danni ingenti, allagato paesi, causato lo straripamento di fiumi, provocato frane e smottamenti, distrutto interi raccolti e reso inabitabili tanti quartieri umili. Molti centri abitati sono isolati, a causa della caduta di ponti e di frane che impediscono l’accesso. Ed ora solo possono essere raggiunti con gli elicotteri della Protezione civile e dell’Esercito. Ed è proprio grazie all’impegno della Protezione civile, dell’esercito e dei Vigili del fuoco che intere popolazioni ricevono acqua e cibo.

La tragedia, così come ce la trasmettono le immagini della Tv pubblica e privata, ha assunto proporzioni dantesche. Sono quasi 100 mila i sinistrati ed il numero dei morti si avvicina alla quarantina in tutto il Venezuela. Alloggi temporanei, sono stati allestiti un po’ ovunque per l’emergenza. Ed in essi trovano ricovero coloro che hanno perso la casa e che non hanno ormai dove recarsi.

Ieri sono straripati i fiumi Escalante (Táchira), La Grita (Mérida) , Chama e Gavilanes (Zulia). Oltre i limiti di guardia tanti altri fiumi che, in circostanze normali, sono solo dei piccoli torrenti. In emergenza in particolare gli Stati Falcòn, Miranda, Táchira, Mérida, Nueva Esparta e Zulia oltre al Distretto Capitale.

La Federazione delle Associazioni Italo Venezolane (Faiv), Fedeciv, la Federazione dei Giovani Italo-Venezolani (Fegiv) ed il nostro giornale, di fronte alla critica situazione che vive oggi il Paese, hanno esortato tutti nostri clubs ed associazioni a creare centri di raccolta per le donazioni destinate alla popolazione sinistrata. All’appello hanno risposto immediatamente la Casa d’Italia di Maracay, il Centro Sociale Italo-Venezolano di Valencia, il Centro Italo-Venezolano di Barquisimeto ed il Centro Italiano Venezolano di Caracas. Ma sicuramente all’iniziativa aderirà nelle prossime ore anche il resto dei nostri Centri Sociali e delle nostre associazioni regionali. D’altronde è sempre stato così. Nella stragrande maggioranza dei nostri sodalizi, la logistica dei “centri di raccolta” è gestita dalla Federazione dei Giovani Italo-Venezolani. E’ bene ricordare ai connazionali che si ha soprattutto bisogno di medicine, acqua, alimenti a lunga conservazione ed indumenti in buone condizioni.