Sneijder, delusione Pallone d’Oro “Ma è stato un anno meraviglioso”

La Fifa ha reso noto la lista dei tre candidati per la vittoria del Pallone d’oro 2010. Si tratta di Andres Iniesta, Lionel Messi e Xavi Fernandez, tutti e tre giocatori del Barcellona, il primo e il terzo campioni del mondo con la Spagna. È un podio, quello che è stato annunciato a Parigi nel corso di una conferenza stampa nella sede dell’Equipe, tutto blaugrana, dunque, con la presumibile delusione dell’olandese dell’Inter Wesley Sneijder che è fuori da questo elenco.

Sono stati anche resi noti i candidati per il premio allenatore dell’anno: si tratta di Vicente Del Bosque (nazionale spagnola), Pep Guardiola (Barcellona), Josè Mourinho (Inter). Questi finalisti hanno ottenuto il maggior numero di voti da capitani e allenatori delle squadre nazionali, così come di rappresentanti dei media selezionati dalla storica rivista francese France Football. I vincitori verranno svelati il prossimo 10 gennaio. Per Wesley Sneijder è stato comunque un bellissimo 2010, anche se per il centrocampista olandese dell’Inter è arrivata la delusione dopo la sconfitta in finale con la Spagna al Mondiale sudafricano.

In una lunga intervista concessa a fifa.com, il calciatore olandese individua il momento più bello della stagione. “Senza dubbi dico la vittoria finale in Champions League contro il Bayern Monaco. Non vedo altro. La mia vita privata è una cosa e la mia carriera calcistica è altro. In ambito personale il mio matrimonio nel mese di luglio è stato un evento fantastico. Ma in termini calcistici, la vittoria nella finale di Madrid è stato il mio momento più felice dell’anno. Un magnifico viaggio in cui abbiamo eliminato squadre del calibro di Chelsea e Barcellona”. Sneijder, ex Real Madrid, non pensava di poter sollevare la Champions League al “Santiago Bernabeu” con la maglia dell’Inter sulla spalle.

“A Madrid tutti sapevano che la finale si giocava al Bernabeu. Quando sono arrivato a Milano non ero concentrato sulla Champions League. Ma la notte della finale, quando ho sollevato il trofeo, ho sentito qualcosa di speciale. Voglio ringraziare il presidente Moratti, l’allenatore Josè Mourinho e tutti all’Inter per avermi dato l’opportunità di esprimere il mio pieno potenziale e di raggiungere qualcosa di così importante”. Guardando indietro nel suo 2010, è impossibile non ricordare la finale del Mondiale con la Spagna. “Nonostante il risultato, è stata un’esperienza fantastica. Abbiamo giocato in uno stadio magnifico e siamo arrivati molto vicini a vincere il trofeo più grande che ci sia. Il mondo e tutti i nostri connazionali sono stati a guardare la nostra partita”.

“Abbiamo perso questa gara per il semplice motivo che siamo stati battuti da una squadra estremamente forte – tiene a precisare l’olandese -, probabilmente più forte di noi. La Spagna ha attualmente un organico di qualità incredibile. Non ho rimpianti. Il mio unico desiderio è quello di far bene nel 2014. Sono fortunato, sono ancora abbastanza giovane per sperare di giocare la Coppa del Mondo tra quattro anni”. “Il Mondiale per club è un vero torneo emozionante, nel senso che confronteremo il nostro livello contro i migliori club provenienti da ogni continente. Non importa chi ci gioca contro. Siamo assolutamente determinati a dare tutto per vincere questo trofeo. Questa è la mentalità dell’Inter. Un enorme desiderio di vincere. Come mi sento fisicamente? Un pò stanco dopo tutte queste competizioni e la mancanza di riposo. Se vinciamo il Mondiale per club con l’Inter avrò vinto il quinto trofeo di club dopo aver centrato una finale mondiale con l’Olanda. Semplicemente indimenticabile”.