Bce: le tensioni dei mercati pesano sulla ripresa

ROMA – I tassi d’interesse dell’area euro continuano ad essere «adeguati», con prospettive d’inflazione «moderate» e una «dinamica di fondo della ripresa che rimane positiva». Lo scrive la Banca centrale nel bollettino di dicembre, evidenziando tuttavia che la dinamica della ripresa presenta «incertezze». In particolare – scrive la Bce – «permangono timori riguardo al riemergere di tensioni nei mercati finanziari».


La Bce sostiene che le proposte di riforma della governance economica dell’Unione europea concordate al Consiglio Ue di fine ottobre «non bastano ad assicurare quel salto di qualità» che chiede la Banca centrale europea. Ed insiste che «il consiglio direttivo nutre timori sul fatto che nell’attuazione della sorveglianza delle finanze pubbliche non vi sia sufficiente automaticità».


La Bce scrive anche che è «essenziale che i Paesi (della Ue, ndr) portino avanti piano di risanamento pluriennali credibili e attuino integralmente le misure di riequilibrio previste». E sottolinea che i Paesi «nei bilanci per il 2011 devono precisare interventi di aggiustamento credibili dei conti, incentrati sul lato della spesa».


L’istituto europeo, poi, spiega che le proposte di riforma della governance economica dell’Unione europea concordate al Consiglio Ue di fine ottobre «non bastano ad assicurare quel salto di qualità» che chiede la Banca centrale europea.


Soffermandosi, quindi, sulla crisi economica del Vecchio continente, scrive che fra la fine dello scorso agosto e i primi di dicembre gli incrementi dei rendimenti di Italia e Grecia «sono risultati considerevolmente inferiori» rispetto a Irlanda, Portogallo e Spagna. Illustra che come anche dopo che il 28 novembre, quando è stato annunciato l’accordo per fornire assistenza finanziaria all’Irlanda, «il clima di mercato ha continuato a peggiorare». Il bollettino è aggiornato al 1° dicembre e dunque non tiene conto del calo di tensioni degli ultimi giorni.


Tra le altre informazioni che rende noto il Bcv nel suo bollettino risalta che fra la fine del 2007 e la metà del 2010 la disoccupazione in Europa ha visto gli incrementi più forti in Spagna e Irlanda, mentre altrove l’aumento è stato moderato. Non è tutto, sottolinea anche che fra l’ultimo trimestre 2007 e il secondo trimestre 2010 il tasso dei senza lavoro è aumentato «di due punti percentuali in Italia» e di un punto in Francia e Belgio.


«La Germania, per contro – scrive la Bce – sembra essere un caso eccezionale, dal momento che il rispettivo tasso di disoccupazione è di fatto diminuito nel periodo considerato».


Per concludere, bisogna sottolineare che l’istituto considera probabile che il debito pubblico in rapporto al Pil aumenti in tutti i Paesi dell’area euro nei 2011 e in quasi tutti nel 2012, ad eccezione di Germania e Italia». Fa notare che come, nel 2012, il rapporto medio debito/pil dell’area euro è atteso all’87,8%.


«Quattro Paesi dell’area (Belgio, Irlanda, Grecia e Italia) – scrive tuttavia la Bce – registrerebbero rapporti debito/Pil superiori al 100%».