Venezuela-Usa, guerra di Ambasciatori

CARACAS – Venezuela e Stati Uniti sono sull’orlo della rottura delle relazioni diplomatiche dopo la revoca, decisa ieri, del visto dell’ambasciatore di Caracas a Washington, Barnardo Alvarez. E per le autorità venezolane, che avevano negato le credenziali al nuovo ambasciatore americano designato da Barack Obama, se rottura sarà le colpe ricadranno esclusivamente sull’attuale amministrazione Usa.


– Se si arrivasse a quel punto sarà colpa di Barack Obama e del segretario di Stato Hyllary Clinton’ -, ha avvertito oggi Roy Daza, il presidente della Commissione esteri del Parlamento, di Caracas.


– Il governo sta esaminando il caso con responsabilità e prenderà le decisioni che riterràq opportune – ha detto dal canto suo Roy Chaderton, ambasciatore di Caracas presso l’Organizzazione degli stati americani (Osa).


L’ennesimo contenzioso tra i due Paesi è iniziato quando l’ambasciatore designato da Barack Obama per il Venezuela, Larry Palmer, ha fatto dichiarazioni sgradite alle autorità venezuelane su una presunta disaffezione nelle forze armate del paese sudamericano. A quel punto il governo del presidente Chavez, che in un primo tempo non si era opposto alla nomina, ha ritenuto tale asserzione ”una seria ingerenza da parte di una persona che non ha nemmeno messo piede in Venezuela”.


– Abbiamo così deciso – ha ricordato lo stesso Chavez – di negargli le credenziali ed ora ci minacciano anche di rappresaglie.


Gli Usa hanno confermato Palmer ma Chavez ha ribadito che non potrà essere lui il nuovo ambasciatore. Ieri è poi seguita revoca del visto all’ambasciatore venezuelano a Washington, cui si attende ora la risposta di Caracas.