Brasile, salite a 388 le vittime di alluvioni e frane

RIO DE JANEIRO – I soccorritori scavano disperatamente nel fango per trovare sopravvissuti alle alluvioni e frane che mercoledì hanno devastato diverse cittadine vicino a Rio de Janeiro e almeno 388 persone hanno trovato la morte quando acqua e fango dei torrenti in piena hanno inondato la regione, cogliendo nel sonno molte famiglie, in uno dei peggiori disastri naturali del Paese.

“E’ come se un terremoto avesse colpito certe zone”, ha detto Jorge Mario, sindaco dell’area municipale di Teresopolis dove ci sono stati 168 morti.

Pendici di colline e argini dei fiumi nella regione di Serrana a nord di Rio hanno ceduto sotto la pressione delle piogge, che in 24 ore sono state pari alla quantità media di un mese, provocando il crollo di case e la morte di molte persone, come hanno riferito i soccorritori.

Immagini televisive hanno mostrato case sepolte dal fango e abitanti e soccorritori che cercano disperatamente i sopravvissuti, con drammatiche operazioni di salvataggio di persone rimaste isolate tra i flutti.

“Ricchi e poveri. Tutto è andato distrutto”, ha detto Fernanda Carvalho, collaboratrice domestica, come riportato dal sito web del network Globo.

Il nuovo presidente brasiliano Dilma Rousseff, per la quale il disastro rappresenta una sfida immediata in una situazione di emergenza, ha firmato un decreto che stanzia circa 460 milioni di dollari per la ricostruzione.