Confindustria, la ripresa c’è ma l’Italia segna il passo

ROMA – ‘’La ripresa globale è tornata vigorosa’’ ma ‘’l’Italia non tiene il passo’’, fa ‘’fatica ad andare oltre l’1% nella velocità del Pil’’, mentre la produzione industriale è ancora ‘’del 17,8% sotto i livelli pre-crisi’’. E’ questo lo scenario che traccia il Centro studi di Confindustria, da cui emerge ‘’un problema di crescita’’ su cui ‘’tutto il Paese si deve concentrare’’, dice il presidente di Viale dell’Astronomia, Emma Marcegaglia, rilevando da un lato ‘’la forte accelerazione’’ dell’economia mondiale già a inizio 2011, dall’altro il ‘’problema che viene da lontano, da 15 anni in cui cresciamo con un Pil inferiore’’ rispetto agli altri grandi competitor e che ‘’continua ancora oggi nell’uscita dalla crisi’’.


– E’ il momento dello sviluppo e del rilancio, anche il ministro Tremonti è d’accordo su questo. La presidente di Confindustria lo sa benissimo – puntualizza il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani.
Dal canto suo, il leader della Cgil, Susanna Camussio, afferma:
– La ripresa è lenta, il nostro Paese continua a essere fermo. E’ l’ora che Confindustria, dopo tanta fiducia, alzi la voce.


– In questo momento abbiamo veramente bisogno di unità, di una politica che sia in grado di governare, non afflitta da conflitti continui – sostiene Marcegaglia, e che ‘’tutto il Paese, non solo la politica, si ritrovi, agisca insieme per tirarlo fuori da questa situazione di scarsa crescita, di conflittualità che – dice – non fa bene a nessuno’’. Di qui la necessità ‘’di fare delle scelte’’.
– Lo diciamo da tempo, lo dicono tutti – sottolinea, spiegando che le sue parole sulla ‘’insufficienza’’ del governo negli ultimi sei mesi non erano l’espressione di ‘’una volontà di attaccare il governo. Rispondevo a delle domande ed evidenziavo un fatto evidente, che da alcuni mesi con il governo c’è un problema di questo tipo.


E a chi le chiede cosa preferire tra una situazione di stallo o le elezioni?
– Sono comunque due iatture – risponde la leader degli industriali. Che torna a sottolineare il ruolo delle imprese che ‘’stanno reggendo il Paese insieme ai lavoratori’’ e che, per questo, vanno supportate -. Abbiamo quasi raggiunto un accordo nella trattativa, ancora in corso, con il ministero dell’Economia, l’Abi e altre organizzazioni imprenditoriali sulla proroga per altri sei mesi della moratoria dei debiti per le imprese che scade il 31 gennaio
– Per superare la crisi anche le banche devono fare la loro parte – dice Romani.