Click Day, 300 mila domande per 52 mila posti

ROMA – Uno su sei ce la farà. Oltre 303mila domande di assunzione di lavoratori stranieri sono arrivate al ‘cervellone’ del Viminale dalle 8 alle 18 nel primo ‘click day’, quello dedicato ai Paesi con cui l’Italia ha accordi di collaborazione in materia migratoria. I posti messi a disposizione dal decreto flussi sono pero’ 52.080; oltre 250mila richieste cadranno quindi nel vuoto e gli stranieri rimaranno clandestini con il rischio di essere spediti in un I centri per l’identificazione e l’espulsione degli stranieri irregolari.


Critiche alla procedura sono giunte dai sindacati e dal Pd, mentre per mercoledì e giovedì sono in programma altri due ‘click day’.
Quella di ieri è stata una vera e propria corsa contro il tempo. La graduatoria dei ‘vincitori’ di permesso di soggiorno si forma infatti in base alla data di ricezione della domanda. Per questo, già pochi secondi dopo lo ‘start’ delle 8, 100mila datori di lavoro avevano inviato la propria domanda dal sito messo a disposizione dal ministero.
Alle 12 erano diventate 293mila, salite fino a 303mila alle 18.


La maggior parte delle richieste (circa 215mila) ha riguardato colf e badanti, il resto ha interessato lavoro subordinato. Nonostante il gran numero di invii, dicono al Dipartimento per le Libertà civili e l’immigrazione, non ci sono stati problemi ed il ‘cervellone’ messo a punto dal ministero ha funzionato senza interruzioni o ritardi.


Del Bangladesh sono risultati i lavoratori più richiesti (49mila); seguono i cittadini di Marocco (46mila), India (38mila), Egitto (24mila), Sri LAnka (24mila), Pakistan (23mila), Filippine (22mila), Ucraina (16mila), Peru’ (12mila).


Le domande piu’ numerose sono arrivate dalla provincia di Milano (39mila); seguono Roma (24mila), Brescia (19mila), Bologna (11mila), Bergamo (10.500), Verona (10mila), Napoli (9.500), Vicenza (8.500).
Inizia ora il lungo iter di distribuzione territoriale e valutazione delle richieste. Prenderà diversi mesi. Il fortunato lavoratore che rientra nella lista dei 52mila dovrà andare nella rappresentanza diplomatica italiana del suo Paese a ritirare il visto per entrare in Italia ed avere il permesso di soggiorno.


Domani sarà possibile inviare le domande relative solo a colf e badanti di nazioni differenti da quelle di oggi (30mila i posti in palio). Giovedì l’ultima scadenza, destinata alla conversione in permessi di soggiorno per lavoro subordinato non stagionale di 11mila permessi per studio, tirocinio, lavoro stagionale ed altre tipologie, nonchè all’ammissione di 4mila extracomunitari che abbiano completato programmi di formazione nel Paese di origine.


Critiche sono giunte da Pd e sindacati. “L’assurda procedura di selezione alla base del click day – è il commento di Livia Turco (Pd) – evidenzia l’incapacità di questo governo nel gestire il fenomeno dell’immigrazione”.


La Cgil parla di “roulette russa”, la Uil di “sistema inadeguato e da rivedere”, la Cisl di “finzione: immaginare che un’azienda o una famiglia chieda per il lavoratore immigrato senza conoscerlo un ingresso non è molto realistico”. Anche dal settore agricolo partono bordate contro il click day, “una disperata lotteria – nota la Cia – che non sarà in grado di soddisfare il fabbisogno di lavoratori stranieri espresso da famiglie e imprese”. Anche per le Acli il “sistema è ormai superato”.