Giovani disoccupati al 29%, nuovo record

ROMA – Il tasso di disoccupazione giovanile a fine anno segna un nuovo record salendo a quota 29%, il livello più alto dall’inizio delle serie storiche mensili dell’Istat, ovvero dal gennaio del 2004. Quasi un under-25 su tre, quindi, non ha un posto. Una percentuale che vede l’Italia ai vertici della classifica dei Paesi dell’Eurozona, dove il dato medio è di gran lunga più basso (20,4%).

Allargando lo sguardo a tutta la popolazione, il tasso totale di disoccupazione, pari all’8,6% registra a dicembre una stabilizzazione rispetto al mese precedente. E se l’Italia deve accontentarsi di un ‘congelamento’, in Germania, invece, a gennaio il numero di chi non ha un impiego scende ai minimi da 18 anni, dal 1992. Tornando ai ragazzi alla ricerca di un lavoro, la schiera si allarga ancora e dicembre aggiorna il record segnato giusto il mese prima, con un rialzo di 2,4 punti percentuali sullo stesso mese del 2009 e di 0,1 punti percentuali su novembre del 2010.

Anche nel resto del Vecchio Continente sono sempre i giovani a pagare il prezzo più alto della crisi, ma il tasso medio resta inferiore, e tra i Paesi di Eurolandia fanno peggio dell’Italia solo la Spagna (42,8%), la Slovacchia (37,3%) e l’Irlanda (29,1%). Tuttavia, per i tecnici dell’Istat, se si esclude la crescita di chi tra i 15 e i 24 anni non ha un posto, ”a chiusura del 2010 le condizioni del mercato del lavoro appaiono un po’ più serene, da autunno l’occupazione ha smesso di scendere e la disoccupazione nell’ultimo bimestre, novembre e dicembre, ha preso a calare”.

Andando a guardare più da vicino i dati si osserva su base mensile una, seppur lieve, diminuzione delle persone alla ricerca di un posto (-11 mila unita’). Un piccolo miglioramento, visto che l’esercito dei disoccupati resta sopra i due milioni, dovuto esclusivamente al calo delle donne senza lavoro (-27 mila). Intanto, in Europa, la Germania sembra scacciare il rischio di una crescita dei senza lavoro, con un tasso di disoccupazione che a gennaio scende al 7,4%.