CARACAS – “Venezuela e Italia: Unite nella solidarietà” è l’iniziativa di beneficienza lanciata a gennaio dall’Ambasciata d’Italia a Caracas con la finalità di portare aiuti alla popolazione venezuelana colpita dalle piogge. Grazie a questa raccolta di fondi donati dalla collettività italiana, a partire dal 31 gennaio sono stati consegnati alimenti e prodotti utili agli sfollati rifugiati nei ministeri e negli alberghi.
Per lo spirito di fratellanza che unisce i popoli dei due paesi, l’Ambasciata d’Italia ha lanciato un appello per la raccolta alla grande comunità italo-venezuelana e alle numerose imprese italiane che operano in Venezuela, appoggiandosi alla rete consolare, alla Camera di commercio italo-venezuelana, alle associazioni e organizzazioni che rappresentano la collettività.
In aggiunta alle donazioni già effettuate spontaneamente dai connazionali nel mese di dicembre, tutte le componenti della collettività in Venezuela (cittadini e imprese), attraverso un grande sforzo, sono riuscite a raccogliere in pochissimo tempo 13 tonnellate di alimenti e 850.000 Bs F in liquidi. Questi fondi saranno destinati ad acquistare beni per gli sfollati che si trovano nel ministero del potere popolare della Presidenza, nel ministero del potere popolare degli Esteri, nel ministero del potere popolare di Pianificazione e Finanza, nel ministero del potere popolare dei Trasporti e delle Comunicazioni e per quelli ospitati nei vari centri di rifugio che si trovano nella parrocchia Caricuao e Antimano a Caracas.
Inoltre 92 mila dollari sono stati destinati dal Governo italiano per un progetto a favore degli sfollati attraverso il Programma delle nazioni unite (Pnud).
I beni raccolti dalla rete consolare onoraria italiana in tutto il Venezuela saranno distribuiti nelle distinte regioni del paese.
Le donazioni sono state effettuate a partire del 31 gennaio attraverso la consegna di beni alle famiglie sfollate ospitate in vari centri di rifugio della parrocchia Caricuao e nei prossimi giorni si continuerà con le consegne a favore degli sfollati a carico dei suddetti ministeri.
