L’Italia prova a volare senza le ali

FIRENZE – Italia – Germania non è mai una partita come tutte le altre. Dal mitico 4-3 di Messico 1970, alla finale mondiale del 1982, fino ad arrivare alla semifinale del 2006, le sfide tra Azzurri e tedeschi non sono mai banali. E anche se domani sera sarà una semplice amichevole, c’è da scommettere che nessuno vorrà fare brutta figura. A cominciare da Cesare Prandelli, che non vede l’ora di mettere alla prova i volti nuovi in questo test extralusso.


Nel gruppo azzurro hanno trovato spazio Thiago Motta, Sebastian Giovinco e Alessandro Matri. Tre preziose carte in più da giocare e un’amichevole contro un’avversaria di livello assoluto. Prandelli ha già deciso: a centrocampo punterà sul rombo. Una soluzione nuova, ma forse quella più adatta per valorizzare gli interpreti azzurri. Niente ali dunque, ma tanti piedi buoni.


“All’inizio avevamo provato a puntare sulle fasce, ma abbiamo pochi interpreti in quel ruolo – ha ammesso il Ct -. In questo momento preciso, forse è meglio per noi rinunciare agli esterni di ruolo e puntare su un centrocampo decisamente più tecnico”.


L’Italia, dunque, dovrà volare anche senz’ali nelle intenzioni del Ct. “Italia – Germania è sempre una sfida di grande fascino – ha sottolineato Prandelli -. Mi piacerebbe disputare almeno un’amichevole all’anno contro avversarie di questo peso. Certo, mi spiace che la partita arrivi proprio in un momento in cui abbiamo qualche infortunio di troppo”.


L’Italia dovrà fare a meno, su tutti, di Quagliarella e Pirlo. E se il “metronomo” del Milan è da sempre un punto fermo del centrocampo azzurro, a Düsseldorf Prandelli potrebbe provare il nuovo arrivato Thiago Motta nel ruolo di regista. “E’ un giocatore che seguivamo da tempo – ammette l’ex tecnico della Fiorentina -. Non è semplicemente un vice Pirlo, è in grado di ricoprire svariati ruoli a centrocampo, dal playmaker all’interno”.


Nel clan azzurro sono da registrare anche i rientri di Buffon e Cassano. E se per il portierone della Juve l’assenza è stata dovuta a problemi fisici, “Fantantonio” ha ritrovato la nazionale dopo la sosta forzata che lo ha portato a lasciare la Samp e a traslocare in rossonero. Prandelli sa che il genietto di Bari Vecchia può essere l’autentico valore aggiunto di una squadra che riparte con molte speranze e poche certezze, perciò non esita a metterlo di fronte alle sue responsabilità.


“Cassano per me è un giocatore importante, quindi è naturale che sia nel gruppo – ha spiegato il Ct -. Non gli ho detto nulla di particolare, perché lui per primo sa che questa potrebbe essere la sua ultima possibilità. Da lui mi aspetto comportamenti positivi che durino anche nel tempo”. La sfida contro i tedeschi potrebbe dunque rappresentare un banco di prova importante per il milanista, che certo non difetta in classe quanto talvolta in maturità.