Tremonti testa le infrastrutture con Cisl e Uil

ROMA – Un test per verificare l’efficienza delle infrastrutture viarie del Mezzogiorno. Questo il senso del viaggio del ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, organizzato dai segretari generali di Cisl, Raffaele Bonanni e Uil, Luigi Angeletti. Il viaggio prevede l’utilizzo sia del trasporto su gomma che su ferro.

Ieri all’andata infatti, Tremonti, Bonanni e Angeletti hanno preso un treno sedendosi in carrozza in seconda classe da Roma, verso Lamezia Terme, per poi proseguire fino a Reggio Calabria. Il rientro averrà invece domani, in pulman, attraverso l’autostrada Salerno-Reggio Calabria. Al viaggio non partecipa invece il ministro dei Trasporti, Altero Matteoli.

La sollecitazione dei due segretari generali sullo stato delle infrastrutture viarie del mezzogiorno è stata raccolta da che l’ha poi concretizzata in una verifica ‘’sul campo’’ con gli stessi Bonanni e Angeletti.

‘’Stiamo facendo questo viaggio da Napoli a Reggio Calabria – spiega Bonanni – come dei cittadini qualsiasi per denunciare simbolicamente alla presenza del Ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, il tema spinoso di un Sud dove la rete dei trasporti ferroviari e stradali e’ fatiscente’’. ‘’Questo – sottolinea il sindacalista – e’ il senso della nostra iniziativa sindacale che e’ di denuncia ma anche di stimolo perche’ finalmente cambino le cose e ci sia una scossa, un sussulto, sul tema delle infrastrutture. Stiamo constatando concretamente le difficoltà e le disfunzioni che non permettono al Sud di essere alla pari con altre realtà del nostro paese per responsabilità nazionali, regionali e locali’’.

Immediate le polemiche, soprattutto dai sindacati ‘’esclusi’’ dal viaggio. L’Ugl, tramite il segretario generale, Giovanni Centrella, parla di mancanza di rispetto. ‘’Un viaggio per testare l’efficienza delle linee ferroviarie e viarie del Mezzogiorno – spiega Centrella – non si annuncia e soprattutto, per rispetto, non si organizza solo tra alcune sigle sindacali e un rappresentante del governo’’. ‘’In primo luogo – aggiunge il sindacalista – si dovrebbe essere gia’ a conoscenza del degrado dei trasporti nel Mezzogiorno, perche’ è uno degli storici ritardi di cui si puo’ fregiare il nostro Paese, in Italia e all’estero’’.

La Cgil si affida invece al sarcasmo. ‘’Evidentemente, anche se non ce lo aspettavamo, siamo entrati nel pieno di una nuova iconografia sovietica – tuona il sindacato di Corso Italia -. I Ministri del Governo ora girano sui treni per saggiare la rete ferroviaria insieme ai segretari generali di Cisl e Uil. E mentre il ministro Tremonti escogita questa nuova trovata pubblicitaria da stampa di regime, i due segretari lo accompagnano per andare a verificare la possibilità di raggiungere le terre del Sud, non avendo forse adeguate informazioni dirette dalle loro strutture locali, o peggio non fidandosi di quello che riportano i sindacalisti meridionali sulla situazione reale del paese’’.