Polemica tra Ford e Ferrari per il nome della F150

ROMA – Doveva essere un omaggio all’Unità d’Italia, la F150 diventa invece un caso internazionale e materia da tribunali. A poco più di un mese dal via del mondiale di Formula 1, dagli Stati Uniti arriva un’offensiva contro la Ferrari: a lanciarla è la Ford che ha deciso di denunciare la casa di Maranello, accusandola di aver copiato il nome di un suo ‘pick-up’ di successo, l’F-150.

L’azienda automobilistica americana ha lanciato un affondo pesante parlando di “violazione di marchi depositati, falsa denominazione e pirateria via internet” di cui la Ferrari dovrà rispondere davanti ai giudici di Detroit. La Ferrari “ha usurpato il celebre marchio depositato F-150 annunciando una vettura da corsa di F1 denominata F150 e ha cominciato a fare la promozione” le accuse della Ford. Immediata la replica della casa di Maranello che nel sottolineare come quella sigla “non sarà mai il nome di un veicolo commerciale”, ha però mediato stabilendo che il nome della monoposto per il mondiale 2011 sarà quello esteso, ovvero F150th Italia. Alla Ford è stata già mandata una lettera di risposta in cui si precisa che “non ci sarà una produzione di serie della monoposto” e quella sigla “rappresenta la nomenclatura di un progetto di una vettura da competizione ed é legata ad un ordine cronologico, a motivazioni tecniche o, in casi eccezionali, a particolari ricorrenze. Quest’anno è stato deciso di dedicarla ad un anniversario particolarmente significativo come il 150esimo dell’Unità di Italia”.

Ma per evitare equivoci, e “a ulteriore riprova della buona fede e della correttezza dell’operato della Ferrari, é stato deciso di eliminare e far eliminare in ogni sede la denominazione abbreviata e di utilizzare sempre quella completa di Ferrari F150th Italia”. Del resto gli americani ci erano andati pesanti, sottolineando come il marchio F-150 sia “ora seriamente minacciato dall’adozione del nome F150”. Insomma un marchio che fa fare cassa alla Ford e di cui, secondo la casa americana, la Ferrari si sarebbe “appropriata indebitamente”.
La Ferrari stavolta non tradisce Massa. In attesa di sciogliere la diatriba legale, la Rossa si consola sul circuito di Jerez de La Frontera dove nella prima giornata di test la più veloce è stata proprio la F150th Italia guidata da Felipe Massa: il pilota brasiliano ha potuto girare a lungo (101 giri totali), senza che la monoposto soffrisse di alcuna defaillance tecnica. Ad ostacolare lo svolgimento del programma ci sono state soltanto alcune interruzioni dovute a delle vetture ferme in pista, soprattutto nel pomeriggio.

Il tempo di 1.20.709 ottenuto in mattinata è rimasto inavvicinabile per tutti nella seconda sessione. “Sono contento di questa giornata – ha detto Massa sul sito ferrari.com – Tutti questi chilometri mi hanno aiutato ad approfondire la conoscenza della macchina e, soprattutto, delle gomme: qui abbiamo potuto provare anche qualcosa di diverso su questo fronte rispetto a Valencia. Il miglior tempo? Non significa nulla, perché non sappiamo in quali condizioni abbiano girato gli altri piloti”.

Monoposto al via con dedica per Kubica. E da Jerez è arrivato l’abbraccio a Robert Kubica, il pilota polacco della Lotus Renault rimasto gravemente ferito domenica in un incidente di rally (al suo posto sulla monoposto francese ha provato Nick Heidfeld): tutte le undici scuderie sono infatti scese in pista per fare l’in bocca al lupo a Kubica. “Szybkiego powrotu do zdrowia Robert”, recita, in polacco, la scritta, posta sull’ala anteriore delle monoposto: ‘torna presto, Robert!’.

“Sono contento che Robert stia migliorando: è stato bello che tutti avessimo sulla macchina un pensiero per lui e gli faccio ancora tantissimi auguri” ha detto Massa. E oggi di nuovo tutti in pista.