Al via una settimana cruciale per l’inchiesta e il premier

MILANO – Oggi comincia una settimana cruciale per l’inchiesta sul caso Ruby e per Silvio Berlusconi. E’ attesa la decisione del gip di Milano Cristina Di Censo sulla richiesta di giudizio immediato per il premier, imputato per concussione e prostituzione minorile. E, inoltre, i pm potrebbero già chiudere il filone principale delle indagini sui presunti festini a luci rosse ad Arcore, che vede indagati il consigliere regionale del Pdl Nicole Minetti, l’impresario dei vip Lele Mora, il direttore del TG4 Emilio Fede e altre persone.

Il provvedimento del giudice è atteso, infatti, per le prossime ore: salvo inconvenienti, tra oggi e domani. Sono tre le decisioni che, teoricamente, il gip può prendere: disporre il processo per il premier, dopo aver valutato la sussistenza dell’evidenza della prova e fissare il dibattimento che si aprirà tra 40-65 giorni davanti o alla quarta o alla decima sezione penale del Tribunale; oppure rimandare gli atti alla Procura, se ritiene che non ci siano i presupposti per il rito immediato e i pm debbano proseguire con la ‘strada ordinaria’ con la chiusura delle indagini e la richiesta di rinvio a giudizio ed eventualmente la citazione diretta solo per il reato di prostituzione minorile; o infine restituire le ‘carte’ all’accusa, segnalando l’incompetenza della Procura ad indagare per il reato di concussione.

Ma la prossima settimana, o nei primi giorni di quella successiva, potrebbe far registrare un altro punto fermo: è attesa la chiusura del filone principale del’inchiesta – dal quale è stata stralciata la posizione del premier ed è stato creato un fascicolo autonomo – e il deposito degli atti raccolti per sostenere il reato di induzione e sfruttamento della prostituzione di ragazze maggiorenni e della minore Ruby contestato, tra gli altri, a Nicole Minetti, Mora e Fede.