Yemen, due dimostranti uccisi. Si dimettono sette senatori

SANAA – Migliaia di manifestanti sono scesi di nuovo in piazza ieri in Yemen, dopo l’uccisione di due di loro e il ferimento di altri 23, attaccati la scorsa notte dai fedeli del regime. All’Università di Sanaa, capitale del paese, i dimostranti hanno organizzato un sit-in che, promettono, ‘’continuera’ fino alla caduta del regime’’.

Il partito del presidente Abdullah Saleh ha cominciato a registrare le prime defezioni. Tre membri del Congresso hanno gia’ presentato le loro dimissioni e altri 59 sarebbero sul procinto di farlo con una iniziativa collettiva.
Ieri si sono dimessi sette parlamentari del Partito del Congresso popolare che governa lo Yemen per denunciare la “drammatica” situazione nel Paese e per l’uso “ingiustificato” della violenza contro i manifestanti anti-regime. Le defezioni avvengono mentre il presidente Saleh ha fatto un nuovo appello per la formazione di un governo di unita’ nazionale.

Si tratta delle prime vittime nella capitale yemenita dall’inizio delle proteste. Dal 16 febbraio in Yemen ci sono stati 12 morti e decine di feriti a Aden, dove le
manifestazioni anti-Saleh si saldano con le aspirazioni secessioniste.