L’Italia è il primo esportatore di vini negli Usa

ROMA – Nel 2010, le importazioni Usa di vini italiani sono aumentate sia in valore che in quantità, con 2.221.740 ettolitri per un valore di 1,07 miliardi di dollari contro i 2.076.020 ettolitri per un valore di 1,01 miliardi di dollari del corrispondente periodo del 2009, con un aumento del 7% in quantità e del 5,6% in valore. Sicuramente la grande esportazione di vini negli Usa è dovuta anche alla numerosa collettività presente in questo paese che da sempre ha svolto da ambasciatrice della cultura e delle tradizioni italiane.
Le importazioni di vini sfusi dall’Italia sono diminuite del 27,7% passando da 102.930 ettolitri a 74.400 ettolitri. È il quadro offerto dall’Italian Wine & Food Institute, nella sua consueta rilevazione che fissa le cifre finali 2010, riportato da Wine News.

Le importazioni Usa di vini da pasto, nell’anno 2010, hanno registrato una lieve diminuzione in quantità e un aumento in valore.
L’Italia detiene la prima posizione quale paese esportatore verso gli Stati Uniti sia in quantità che in valore ed è da sottolineare, in particolare, che le esportazioni italiane in valore sono ammontate al doppio di quelle australiane. L’Australia mantiene il secondo posto in quantità e il terzo posto in valore, dopo la Francia, grazie all’alto volume di vini sfusi esportati.

Per quanto riguarda la quantità delle esportazioni, i paesi che hanno avuto un incremento sono stati Italia, Argentina, Spagna, Nuova Zelanda e Germania. Mentre hanno registrato una flessione Australia, Cile, Francia e Sud Africa. Fatta eccezione per l’Australia e la Francia, che hanno subito una diminuzione nel valore delle loro esportazioni nel 2010, gli altri paesi hanno tutti avuto un aumento. Nell’anno 2010, le importazioni vinicole Usa sono ammontate complessivamente a 8,2 milioni di ettolitri per un valore di 3,2 miliardi di dollari.