I miliziani sparano contro un gruppo di donne

YAMOUSSOUKRO – Ancora critica la situazione in Costa d’Avorio per gli scontri tra i sostenitori di Alassane Quattare, candidato vittorioso nelle ultime elezioni presidenziali, e il presidente uscente Laurent Gbagbo che si rifiuta di lasciare il potere. Ieri i militari hanno sparato contro un gruppo di donne che manifestava a favore di Quattare.


Centinaia di donne sono scese in piazza questa mattina ad Abobo, un quartiere a nord della capitale ormai assediato dai sostenitori di Quattara. Le manifestanti portavano dei cartelli contro l’attuale presidente e gridavano slogan.


“Ad un certo punto – hanno raccontato i testimoni – da un vicolo della piazza sono piombati un paio di gipponi carichi di uomini armati. Alcuni indossavano giubbotti militari, ma la maggior parte era in abbigliamento civile. Sono saltati fuori e hanno iniziato a sparare a raffica, ad altezza d’uomo. Il gruppo di manifestanti è sbandato, una ventina di donne sono cadute sotto i colpi dei proiettili. Sei sono rimaste a terra, morte sul colpo. Un’altra decina erano ferite e si lamentavano. Sono state soccorse a portate al riparo mentre le raffiche continuavano a fischiare attorno e a colpire chiunque si trovasse a tiro”.


E non è la prima volta che il quartiere è teatro di spargimenti di sangue. La scorsa settimana, qui avevano avuto luogo violentissimi combattimenti tra gli ex ribelli di Ouattara e le truppe governative rimaste fedeli al vecchio regime. Da metà febbraio, quasi ogni giorno, centinaia di persone manifestano nel paese contro l’ex presidente transitorio e a favore di Ouattara, la cui vittoria è stata riconosciuta dalle Nazioni Unite e dagli osservatori internazionali.


Dal 28 novembre, giorno di inizio della crisi, sono già 365 le vittime accertate delle violenze, e cinquanta persone sono morte sono nell’ultima settimana.