Inflazione, boom dei prezzi svuota le tasche delle famiglie

VENEZIA – Il boom dei prezzi e delle tariffe rischia di alleggerire in maniera pesante i portafogli delle famiglie italiane, che a fine anno potrebbero veder aumentare la loro spesa media di quasi 860 euro. E al Nord rischia di andare peggio che al Sud, con il caro vita che toglierebbe dalle tasche dei cittadini quasi mille euro, contro i circa 630 del Meridione. E’ quanto emerge da un’elaborazione della Cgia di Mestre sui dati Istat dell’indagine campionaria sui comportamenti di spesa delle famiglie. Sulla base dell’aumento dei prezzi rilevati nell’ultimo anno la spesa media degli italiani potrebbe salire a fine 2011 di 857,3 euro, ma a livello territoriale staranno peggio – secondo la Cgia – le famiglie del Nord, con un salasso da 989,3 euro (pari al +2,95%). Più contenuti, invece, i possibili aumenti al Centro (+897,9 euro pari al +2,94%) ed al Sud (+634,8 euro con una variazione del +2,76%).

L’ufficio studi della Cgia è giunto a questo risultato partendo dall’ipotesi che l’aumento dei prezzi registrato negli ultimi 12 mesi (+2,4% a febbraio 2011 su febbraio 2010) non abbia modificato i comportamenti di spesa delle famiglie italiane (ultimi dati anno 2009). Un altro dato interessante riguarda i possibili aumenti di spesa che potrebbero registrare le famiglie italiane in base alla condizione professionale della persona di riferimento. Le più colpite dagli aumenti rischiano di essere quelle dei lavoratori autonomi (artigiani e commercianti), per i quali la variazione potrebbe attestarsi al +2,94% (in termini assoluti +1.017,7 euro).
I nuclei con a capo un imprenditore o un libero professionista, invece, potrebbero veder aumentare la spesa familiare di 1.289,6 euro (+2,91%). Non dovrebbe andare molto meglio alle famiglie dei dirigenti e degli impiegati, per le quali l’aumento della spesa potrebbe toccare i 1.098,6 (+2,89%).

Anche la situazione delle famiglie degli operai non pare destinata a migliorare. La crescita della spesa potrebbe essere pari a 862,6 (+2,88%). La Cgia dipinge un quadro pesante infine per le famiglie dei pensionati o di quelle con la persona di riferimento in cerca di lavoro: per i primi l’aumento di spesa dovrebbe essere pari a 739,7 (+2,83%), per i secondi di 638,5 (+2,82%).

Infine l’analisi della Cgia di Mestre ha approfondito l’incremento della spesa delle principali tipologie familiari, in base al numero dei componenti del nucleo. Per i giovani single gli aumenti potrebbero essere quelli più alti, +2,92% (pari a +643,7 euro), ma il caro vita dovrebbe pesare anche sulle coppie con un figlio o due figli (+2,90% per entrambi, in termini assoluti rispettivamente +1.053,5 euro e +1.091,5 euro), mentre per gli anziani soli, la variazione dovrebbe essere pari al +2,90% (+ 481 euro).