Entrano le truppe saudite Centinaia di dimostranti in piazza

MANAMA – Mezzi dell’esercito saudita sono entrati ieri in Bahrein, tramite un ponte che unisce il maggior esportatore di petrolio al mondo con il piccolo regno-isola, dopo che il Bahrein ha chiesto aiuto ai vicini sunniti per sedare la rivolta della maggioranza sciita del paese.


Lo riferiscono testimoni, precisando che i veicoli sauditi, oltre un centinaio, si stanno dirigendo verso la zona sunnita di Riffa, dove si trovano la residenza dei reali e l’ospedale militare.
Intanto centinaia di manifestanti si sono riuniti oltre i posti di blocco in piazza Perla -fulcro delle proteste di questi giorni- per opporsi a qualsiasi azione repressiva.


Ieri, Nabeel al-Hamer, ex-ministro dell’Informazione e consigliere della Corte reale, ha annunciato sul suo account Twitter che le “forze del Consiglio di cooperazione del Golfo sono arrivate in Bahrein per mantenere l’ordine e la sicurezza” sull’isola – alleato chiave degli Usa e quartier generale della Quinta flotta della Marina americana.


Analisti e diplomatici sostengono che l’Arabia Saudita sia preoccupata che una rivolta sciita possa estendersi nella provincia orientale, il centro dell’industria petrolifera.
“Forze del Consiglio di cooperazione del Golfo sono arrivate in Bahrein per mantenere ordine e sicurezza”, ha detto al-Hamer.


Una fonte saudita ha riferito che circa 1.000 soldati sauditi sono entrati in Bahrein per proteggere le strutture governative.
I partiti di opposizione del Bahrein – compreso il Wefaq, il più grande partito sciita – sostengono che qualsiasi intervento da parte delle forze del Golfo sull’isola sia una dichiarazione di guerra e un’occupazione.