Berlusconi al Colle ‘ritocchi’ rinviati

ROMA – Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi “ha prospettato problemi ed esigenze di rafforzamento della compagine governativa”. Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al termine della visita alla mostra ‘Alle radici dell’identià nazionale – Italia nazione culturale’, inaugurata al Vittoriano, a proposito dell’incontro avuto questa mattina al Quirinale con il premier.


Ma bisognerà aspettare ancora per il rimpasto di governo, almeno per riempire le caselle vuote dei ministri dopo la fuoriuscita dei finiani. Berlusconi è salito al Quirinale accompagnato dal sottosegretario Gianni Letta per incontrare Napolitano e prospettargli la nomina dei ministri Saverio Romano all’Agricoltura e Giancarlo Galan ai Beni culturali, più (e questa sarebbe la novità) quella di una serie di sottosegretari e di tre ‘vice’ ministri.


In un primo momento, infatti, il Cavaliere sembrava intenzionato a fare ritocchi della squadra di palazzo Chigi in due tranche, ma poi ci avrebbe ripensato per il pressing dei ‘responsabili’ ed esigenze di ‘equilibri interni’ alla sua maggioranza.


Il rimpasto si farà ma bisognerà aspettare ancora un po’, forse una settimana. E dovrebbe essere in un’unica soluzione: ministri piu’ ‘vice’ e sottosegretari, avrebbe detto Berlusconi durante l’Ufficio di presidenza del Pdl a palazzo Grazioli.


Il premier sarebbe infatti orientato a fare in una sola tornata ministri e sottosegretari per evitare fibrillazioni interne proprio nel pieno del Ruby-gate e alla vigilia delle prima udienza del caso Mills.
In particolare, al Quirinale, riferiscono fonti della maggioranza, avrebbero ricordato che la legge Bassanini fissa il ‘tetto’ massimo degli esponenti della squadra di governo e per superare questo limite servono modifiche all’attuale normativa.


Dopo il nulla di fatto sulla nomina dei ministri aumenta la tensione nelle file dei ‘responsabili’. La ‘terza gamba della maggioranza’ vede ormail il rimpasto come un miraggio e difficilmente nasconde i malumori interni: chi era sicuro di avere la ‘promozione’ in tasca ora teme di perdere ogni certezza. In tanti, a mezza bocca, fanno trapelare la loro insofferenza:
– Così rischia di saltare tutto, ci stiamo logorando -. Lo dice Francesco Pionati, leader di Allenza di centro, in pole position per la delega alle Comunicazioni presso lo Sviluppo economico -. Siamo nelle mani di Berlusconi, più di così che possiamo fare, mica possiamo buttarci nel Tevere.