Veneti quasi salvi, pugliesi verso la B

BARI – Il Chievo ha espugnato il San Nicola, allungando così sulla zona calda della classifica grazie a due ‘regali’ del Bari, avviato ad un ineluttabile ritorno in serie B. Rassegnazione, rabbia e impotenza diventano il filo rosso per descrivere l’annata no dei pugliesi, condita – in una domenica ventosa – da una ‘panolada’ (ormai usuale da queste parti) sommata a cori e striscioni polemici contro la società. Eppure in settimana Almiron – uno dei leader del gruppo – aveva raccontato che c’era qualche speranza di raddrizzare la stagione e si disegnavano ancora tabelle salvezza sulla lavagna dello spogliatoio. Il responso del campo, invece, è stato senza appello, con una squadra mentalmente poco reattiva, tatticamente piena di contraddizioni e giocatori fuori ruolo.

L’avvio di gara di Gillet e compagni era stato incoraggiante, al cospetto di un avversario con una difesa inedita (per la squalifica di Andreolli, Cesar e Mantovani): Ghezzal e Huseklepp mobili sulle fasce, Rudolf pronto a cercare il varco per finalizzare. Le conclusioni di Almiron (colpo di testa) e Bentivoglio tenevano in allerta Sorrentino, Huseklepp sprecava una occasionissima a tu per tu con il portiere veneto e così sul cambio di fronte Codrea e Rossi confezionavano una ‘paperissima’ subito sfruttata da Pellissier, al decimo centro stagionale.

La reazione del Bari era veemente: l’arbitro Gervasoni concedeva un rigore per atterramento di Bentivoglio da parte di Fernandes (che poteva meritare il secondo giallo) e dal dischetto Ghezzal pareggiava i conti.
Nella ripresa l’intera frazione è stata pregiudicata da un errore di Almiron in fase di disimpegno: invece di spazzare, l’argentino ha servito malamente Codrea al limite dell’area, Moscardelli gli ha rubato palla ed è stato puntuale nel battere Gillet in uscita. La partita del Bari è finita qui, complice l’ardita scelta operata da Mutti di sostituire il mediano Codrea con l’etereo esterno Alvarez, sommando nello schieramento pugliese cinque tra trequartisti e punte, con il solo Almiron centrocampista di ruolo. Il risultato è stato un caos generalizzato, con la manovra lasciata all’iniziativa dei singoli, facilmente disinnescabile dall’attenta retroguardia avversaria.

Nel finale Gervasoni ha espulso il tecnico Pioli, per le proteste per l’ammonizione di Costant. Il Chievo si è avvicinato considerevolmente alla salvezza mentre per il Bari è già tempo di immaginare le strategie per la prossima stagione in B, preparando programmi e trovando una strada per recuperare il rapporto con il pubblico, ormai compromesso dalla serie sterminata di sconfitte (ben 19), unite a prestazioni dimesse come quella contro i veneti.